Gabriele Gravina, presidente della FIGC, interpellato dal giornalista Italo Cucci, ha parlato del futuro del calcio italiano soffermandosi sul problema legato alle multiproprietà: “Lavoriamo per risolvere la situazione, Luigi (De Laurentiis, figlio di Aurelio, ndr) lo sa benissimo. Quando c’è il buon senso si trova sempre la strada giusta – ha spiegato il numero uno della Figc – ma purtroppo ci sono delle norme severissime a livello internazionale. Abbiamo vissuto un anno fa un’esperienza drammatica per il calcio italiano, un’esperienza che non vogliamo più rivivere (quella della Salernitana, ndr). Ci sono delle norme statutarie che vanno rispettate, però sappiamo che ci sono degli interessi che vanno altrettanto rispettati. Come detto, stiamo cercando con Aurelio e Luigi di mettere insieme e ottemperare correttamente gli interessi del calcio e di imprenditori che hanno fatto grandi sacrifici per mettere in piedi grandi realtà come Bari e Napoli. Sarebbe bello che tutte le proprietà della A, della B, della C fossero italiane – ha proseguito il numero uno della Federcalcio -. In B, però, già in dodici sono straniere. Ogni città rappresenta nel mondo una bellezza unica, sotto ogni punto di vista, a partire da quello culturale e turistico. Credo che oggi bisogna cercare e sperare, con grandissime risorse, di mantenere la storia di quei team”. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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