Il tema delle plusvalenze resta sempre al centro delle attenzioni da parte della Figc. Lo conferma anche il presidente Gabriele Gravina, che sottolinea soprattutto quali possono essere gli affari più sospetti.
«Noi monitoriamo gli scambi di giocatori senza finanza, che possono essere sospetti. E abbiamo abolito la cosiddetta recompra», le parole di Gravina in un’intervista a Repubblica. Tra il 1° luglio 2018 e il 30 giugno 2019, i club di Serie A hanno fatto registrare circa 717 milioni di plusvalenze.
Considerando invece il periodo tra il 2013/14 e il 2017/18, sono ben 2,673 i miliardi di euro generati tramite plusvalenze da cessione di giocatori. Nella sola ultima stagione, questa voce ha rappresentato un quarto delle entrate della A. Il confronto con le principali leghe europee vede la Serie A superata solo dalla Premier League, con 2,686 miliardi, ma con un giro d’affari quasi triplo della A. Nettamente indietro la Bundesliga (2,161 miliardi) e la Liga (1,815 miliardi).
Sul tema si era espresso nelle scorse settimane anche Andrea Traverso, managing director Financial Sustainability & Research della UEFA. «Plusvalenze? Punto interessante che stiamo monitorando da vicino. Abbiamo osservato un aumento della spesa per i trasferimenti. Come sappiamo le norme contabili generali prevedono che la spesa per i giocatori sia dilazionata sulla durata contrattuale, mentre il risultato delle vendite viene contabilizzato immediatamente», ha sottolineato Traverso.
Fonte: CalcioeFinanza.it
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