Riunitosi oggi a Zurigo, il “Football Stakeholders Committee” ha fatto ulteriori passi avanti nella riforma dei trasferimenti FIFA, con l’istituzione di un nuovo sistema per l’indennità di formazione e con la conferma che, a partire da luglio 2020, saranno introdotti limiti ai prestiti dei giocatori.
Il comitato, che comprende rappresentanti di club, campionati e giocatori, nonché associazioni affiliate, confederazioni e l’amministrazione FIFA, ha appoggiato l’istituzione di un fondo per finanziare in parte i pagamenti legati all’indennità di formazione.
Il fondo sarà finanziato da un prelievo supplementare dell’1% sulle commissioni di trasferimento. Questo sistema incoraggerà e ricompenserà gli sforzi dei club che contribuiscono alla formazione dei calciatori e, poiché i pagamenti saranno automatizzati tramite la nuova “FIFA Clearing House”, assicurerà che i compensi per la formazione vengano effettivamente distribuiti.
In seguito all’approvazione odierna di questi principi, inizierà ora un processo di consultazione con le parti interessate per concordare parametri concreti per la categorizzazione dei club e il calcolo dei costi di formazione, prima che la proposta sia presentata al Consiglio FIFA in vista dell’entrata in vigore nel 2022.
Il comitato ha inoltre approvato nuove norme relative ai prestiti dei giocatori per garantire che questi abbiano uno scopo sportivo valido per lo sviluppo dei giovani. In conformità con i nuovi regolamenti, che saranno sottoposti al Comitato per lo Status dei Calciatori e al Consiglio della FIFA per l’approvazione, a partire da luglio 2020, saranno introdotte limitazioni ai prestiti internazionali di giocatori di età pari o superiore a 22 anni.
Inizialmente sarà introdotto un periodo di transizione, con un limite di otto prestiti internazionali in entrata e in uscita a partire dalla stagione 2020/21, che scenderà a sei in entrata e in uscita entro la stagione 2022/23, con un massimo di tre prestiti in entrata e tre prestiti in uscita tra stessi club. A livello nazionale, i nuovi regolamenti stabiliscono un periodo di tre anni per le associazioni aderenti per implementare le regole sui prestiti, in linea con i principi stabiliti a livello internazionale.
Fonte: CalcioeFinanza.it
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