Nel nome del nonno. Arcangelo Iapicca, 27 anni, imprenditore, è un grande tifoso dell’Avellino. «Assisto alle partite in casa e in trasferta. Ho cominciato a seguire la squadra ai tempi della gestione Pugliese quando avevo 14 anni: una passione trasmessa da mio nonno». Arcangelo Iapicca senior, appunto. Presidente dell’Avellino che venne promosso in serie A nel 1978, il momento più alto nella storia della società che sabato scorso ha compiuto cento anni, non festeggiati dai tifosi. «Però ci ha fatto piacere che tanti abbiano ricordato l’impegno di mio nonno per portare ai vertici nazionali la squadra, la città, l’intera provincia. Noi siamo originari di Mirabella Eclano, ricordo le carovane di tifosi che partivano la domenica per recarsi allo stadio Partenio. Non ne facevano parte mia nonna e mio padre: la passione per i colori biancoverdi ha avuto un salto generazionale, da mio nonno al sottoscritto», sorride Iapicca junior, che si occupa dell’impresa di famiglia.
Film e foto ricordano la festa di Avellino dopo la promozione dell’Avellino in A, ottenuta grazie al gol di Piga alla Sampdoria. «Ho ascoltato tanti racconti di mio nonno su quel campionato di serie B e su quella storica partita. Sono passati tanti anni, tuttavia sono felice che quei bei momenti siano ricordati con affetto dalla tifoseria dell’Avellino», dice Arcangelo Iapicca. Il suo sogno è quello del popolo del Partenio: rivedere presto l’Avellino in serie A, per un’altra memorabile festa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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