Fernando «Nando» Orsi è stato uno dei simboli della Lazio degli anni ’80, con oltre cento presenze la vittoria di una Coppa Italia e il ruolo di vice-allenatore accanto a Roberto Mancini. «E il ricordo che ho dei tanti Lazio-Napoli che ho giocato è sempre quello di una partita bella, particolare. Il vero Derby del Sud. Una stagione vincemmo 4-3 e tornammo in Europa dopo 17 anni».
Quest’anno che partita sarà Lazio-Napoli? È una sfida scudetto?
«Per il Napoli lo sarà senza dubbio anche alla luce del risultato della Juventus nell’altro anticipo. Per la Lazio è difficile rientrare nella lotta per il titolo. In caso di vittoria dei biancocelesti si riaprirebbe la lotta per il secondo posto. Il Napoli, dal canto suo, non deve perdere contatto dalla Juventus. Andare a sei punti dai bianconeri potrebbe essere decisivo anche se mancano ancora molte partite alla fine».
I bianconeri sono ancora i favoriti per il titolo?
«Hanno un vantaggio minore rispetto a qualche settimana fa ma sono ancora avanti. Per lo scudetto la lotta è tra Juventus e Napoli, non prevedo rientri anche perché squadre come il Milan hanno accumulato troppo handicap in partenza, altre sono in difficoltà. Alle grandi rimonte io non ho mai creduto E c’è il fattore del girone di ritorno».
Cioè?
«Io ripeto sempre che dopo il mercato di gennaio, praticamente con l’inizio del girone di ritorno, c’è l’inizio di un altro campionato. Può succedere di tutto. Il Milan è risalito clamorosamente, la Juventus ha perso terreno, La Roma è andata in crisi, la lotta per la salvezza diventa più serrata e i risultati si incrociano in modo interessante. Nei confronti serrati, come nel caso di Juventus e Napoli, il distacco lascia prevedere una lotta fino alla fine».
A Roma il Napoli troverà un clima di contestazione nei confronti della società per i pochi investimenti sul mercato.
«Sta diventando un ritornello ma bisogna anche considerare se c’è davvero bisogno di acquisti. Certo per la Lazio è un colpo durissimo aver perso Klose, è difficile schierare una formazione al top se sono in dubbio anche Hernanes e Gonzalez. Ma la Lazio in casa ha quasi sempre fatto risultato, è una squadra solida e il Napoli, che è in salute e sta crescendo, faticherà sicuramente».
Su chi deve puntare il Napoli per fare risultato pieno?
«Cavani è straordinario e non si discute. Ma mi piace sottolineare quanto sia importante Pandev per il gioco offensivo di Mazzarri. In alcuni momenti è davvero l’anima del tridente d’attacco, capace di creare palle gol davanti alla porta, di offrire pochi riferimenti, di essere efficacemente attaccante e trequartista. Del resto Pandev è stato giustamente premiato dalle ultime scelte di Mazzarri. Insigne è un giocatore differente, bravo a farsi trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Ma al Napoli serve gente di peso e di esperienza. Questa può essere la partita di Pandev».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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