Dopo Argentina-Ecuador la stampa di Buenos Aires ha definito Federico Fernandez «il nuovo Ayala». Visto da Napoli, mai accostamento fu più indovinato perché Fernandez, esattamente come Ayala, ha nel colpo di testa la sua dote migliore, ma soprattutto sembra esprimersi meglio con la maglia albiceleste di quanto non riesca a fare con quella azzurra. In Patria gode di fiducia incondizionata, sabato sarà ancora al centro della retroguardia nella partitissima contro il Brasile. In Italia, invece, resta ancora una promessa incompiuta.
Talento Non a caso, in una delle ultime conferenze stampa stagionali, Mazzarri ha detto: «Fernandez ha giocato più di quanto mi aspettassi», lasciando un po’ interdetti i suoi interlocutori. Infatti, le sue presenze da titolare in campionato di Fernandez sono state appena 9 (tante quante sono le apparizioni con l’Argentina, a partire dall’Under 20). Incredibile, ma vero. Specie se si considera che Fernandez ha soltanto 23 anni. Eppure, il Flaco è già un perno della Seleccion mentre a Napoli fatica a trovare spazio. Certonella sua nazionale è favorito dalla presenza in panchina di Alejandro Sabella, suo allenatore all’Estudiantes. Lì Fernandez è esploso, lì però giocava in una difesa a quattro.
Ruolo Così, non appena arrivato a Napoli è sorto il problema del ruolo nel quale doveva adattarsi: marcatore destro o difensore centrale? Il dubbio è stato sciolto solo dopo i mesi e oggi Fernandez rappresenta l’alter ego di Paolo Cannavaro. Del resto, proprio nella posizione di «libero» ha fatto vedere le cose migliori ed è riuscito pure ad andare in gol a Monaco contro il Bayern, quando una sua doppietta fece tremare i tedeschi. Dunque, privarsi di Fernandez ora che il suo apprendistato tattico si è concluso non avrebbe senso. Ecco perché il Napoli sembra orientato a noncedere al corteggiamento dell’Atalanta, che lo vorrebbe. Felice «Qui sto molto bene. Spero solo di giocare di più», ha chiarito l’argentino. Mazzarri ritiene sia lui che Britos in pratica dei nuovi acquisti, ma ha chiesto comunque un rinforzo alternativo a Campagnaro (scadenza contratto 2013) per completare il «gioco delle coppie»: sei uomini per tre posti.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
A.S.
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