Eppur si muovono, in quell’afa che rende immobile persino gli uomini: perché il mercato ristagna nel vuoto pneumatico e intanto i giorni passano e l’organico resta ricco e abbondante e il bilancio ha comunque “pesi” da smaltire. Eppur si muove, Federico Fernandez, che pareva ormai essere divenuto un intoccabile, dopo la cura-Benitez che l’aveva spinto a riemergere dal baratro psicologico nel quale era finito: lo Swansea ha (ri)chiamato e stavolta si procede, lentamente ma proficuamente. La crisi è ovunque però nel Regno Unito se la passano benone e le sterline “valgono”: i dieci milioni di euro che il Napoli insegue sono un’enormità, ma ad un club della Premier non trasmettono ansia. Il giorno della verità è annunciato, pare vicinissimo, tra martedì e mercoledì, e l’addio del sudamericano rappresenta – nel suo piccolo – una svolta, perché rivolterebbe tangibilmente le gerarchie e spingerebbe altrove con la testa.
ADDIO – Ma cedere è un’esigenza irrinunciabile, per sistemare pure vecchi conti con gli investimenti: i dodici milioni spesi per arrivare ad Edu Vargas vanno in qualche modo recuperati e l’espressione (assai) lieve del cileno nelle amichevoli, la percezione che tutto gli venga meno naturale con la maglia del Napoli addosso (stress da prestazione?) hanno indotto a ritenere l’attaccante sudamericano difficilmente compatibile con le pressioni italiane. Si ricomincia a cercare acquirenti, amatori disposti ad un sacrificio, però avendo ben chiaro ciò che Vargas è costato.
BYE BYE – Fernandez sta per imbarcarsi, destinazione Swansea, poi bisognerà industriarsi a trovare nuove destinazioni ad un’altra mezza dozzina almeno di calciatori che rappresentano una voce possente del bilancio: Marco Donadel, solo pochi sprazzi al San Paolo, ha un contratto da un milione e passa (e sono due e passa lordi) e potrebbe tornare al Verona, nel caso di partecipazione al riconoscimento dell’ingaggio; Dzemaili e Pandev – costituiscono la “nobiltà” d’un gruppo a cui loro, nel triennio di competenza, hanno offerto un contributo, però ora sono marginali ed hanno contratti “seri”; su Fideleff è andata male, pure per lui qualche spezzone e difficoltà sistematiche a trovargli una collocazione; il giovane Dumitru, acquistato come una stellina, s’è inabissato in B e la rivalutazione è un esercizio complesso; ma vanno accontentati anche Vitale, lo scugnizzo di Castellammare di Stabia che aspetta una fascia (mancina) in cui lanciarsi, e poi Ciano e Maiello, che hanno smesso d’essere ragazzi e scalpitano per avere le proprie possibilità, ovunque sia.
COUNT DOWN. Ma chi sta per passare a salutare è Federico Fernandez: lo Swansea ha accelerato e però, come si sa, è sempre una questione di danaro, sterline od euro che siano.
Perché i soldi non saranno tutto, ma aiutano a convivere meglio…
Fonte: Corriere dello Sport
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