Testa a testa è il caso di dire. La sfida nella sfida, fra attacco e difesa, ma soprattutto in elevazione. E’ un duello ad alta quota quello tra Federico Fernandez e German Gustavo Denis, visto che il colpo di testa è il pezzo forte dei rispettivi repertori. Rieccoli. All’andata e probabilmente al ritorno, poiché i due argentini dovrebbero giocare stasera dal primo minuto e dar vita ad un duello tutto sudamericano nei pressi del Pirata Morgan. Così fu pure all’andata, 1 a 1 con pareggio in extremis di Cavani, ma al Tanque l’onore e la gioia (per la verità molto contenuta) di aprire le danze a spese della sua ex squadra. Lui che, una volta dismessa la maglia azzurra, non è stato mai inserito nella lista dei “core ingrato” , perché ha avuto sempre parole d’affetto per Napoli e i suoi tifosi.
QUELLA VOLTA – Correva il minuto 64° ed il carrarmato bergamasco ci mise il destro, aggirando proprio il connazionale, dopo sapiente assist filtrante di Moralez. Fuori El Flaco nel giro di quattro minuti, al 68′, pagando lo scotto di essere stato lasciato sul posto da quell’ariete più che mai voglioso. Se non di vendetta, forse di espellere qualche pietruzza dalla scarpetta. Insomma, i due s’incrociarono nel momento giusto per l’atalantino ed in quello no per il centrale partenopeo, peraltro tanto nervoso in campo da farsi ammonire.
LA NAZIONALE – Incroci anche di nazionale fra i due. Sempre in quel fatidico novembre apertosi con la luminescente doppietta di testa al Bayern, erano stati convocati dal ct albiceleste Sabella per il doppio impegno di qualificazione ai mondiali con Bolivia e Colombia (11 e 15) e, nella seconda delle due partite, dieci giorni prima di Atalanta-Napoli, il difensore azzurro era stato impiegato per l’intero match. Per Denis invece nessun minuto. Allo stato attuale delle cose perciò, Fernandez, pur giocando a sprazzi in azzurro, è paradossalmente un punto fermo nella retroguardia argentina.
BUONI PROPOSITI – Segnali di riscatto e di giubilo per la probabile riconferma da parte del Flaco, lanciati sulle frequenze radio (CRC) da parte del suo procuratore Gustavo Goni: «Federico non è certo di giocare dal primo minuto, ma in tal caso si farà trovare pronto. E’ nella condizione fisica giusta e desideroso di dimostrare il suo valore. Si sapeva che questa stagione sarebbe stata di transizione, e già il prossimo anno si vedrà il vero Fernandez. Ci sono diversi club interessati, ma c’è la convinzione di continuare l’avventura in azzurro» . In un chiaro momento di impasse della squadra, con una difesa spesso in affanno sul gioco aereo, va da sé che il miglior Fernandez potrebbe, oltre ad incarnare il futuro, dare un apporto significativo e soprattutto più centimetri e sicurezza ad alta quota. Non va peraltro dimenticato che nella sua ultima partita, il Napoli era in vantaggio sul Catania con un gol di scarto, quando fu sostituito (crampi) e la sua prestazione da centrale di difesa a tre, aveva oltrepassato abbondantemente la sufficienza. E dunque, di nuovo spalla a spalla, testa a testa con German, come all’andata, con una punta di rivalsa nel cuore. Stanotte il Napoli non può sbagliare. E neppure lui.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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