Federico torna a casa.
«Non vedo l’ora di scoprire quei luoghi e conoscere quelle persone».
Nella prossima settimana Fernandez, il giovane difensore argentino del Napoli, dopo la partita con il Bayern farà un blitz a Lacedonia, paese di 2874 abitanti in provincia di Avellino, 732 metri sul livello del mare. Da qui, alla fine dell’Ottocento, partì Giuseppe Chiauzzi, il bisnonno di Claudia Matilde, mamma del giocatore.
«Andrò a Lacedonia perché devo completare alcune pratiche in Comune e per vedere il paese dei miei antenati»,
racconta Federico, unico argentino del Napoli convocato dal ct Sabella per la Seleccion: sarà nella lista dei selezionati per le prossime partite del girone di qualificazione ai Mondiali 2014, quelle con la Bolivia e la Colombia di Zuñiga, in programma l’11 e il 15 novembre.
Mamma Claudia Matilde e papà Carlos Daniel sono stati a Lacedonia a fine settembre. Hanno ritirato alcuni documenti per il figlio, che è stato tesserato dal Napoli come comunitario. Poi si sono recati nel Museo diocesano e nella sede del Napoli Club, dove preparano una festa per l’arrivo di Federico.
«Siamo orgogliosi delle origini di Fernandez e non vediamo l’ora di abbracciarlo. Ci sono tanti tifosi del Napoli a Lacedonia, io ad esempio seguo la squadra dal ’54»,
spiega il presidente della Pro Loco, Gerardo Sciretta. L’emigrazione verso il Sudamerica è stato un fenomeno molto forte tra la fine dell’Ottocento e la metà degli anni Cinquanta. Fernandez ha scoperto le origini italiane attraverso il racconto della madre, che ha deciso di seguirlo fin dai primi giorni nell’avventura italiana. I genitori di Federico assistono anche in trasferta alle partite del Napoli.
L’invito dei «compaesani» di Lacedonia è stato volentieri accettato dal giocatore, nato a Tres Algarrobos, a pochi chilometri da Buenos Aires, nel febbraio 1989. È uno dei più giovani del Napoli, la squadra che lo ha acquistato nello scorso dicembre dopo i successi ottenuti con l’Estudiantes (ha vinto il titolo argentino e la Libertadores). Si è subito sentito a casa grazie a Lavezzi e Campagnaro, gli argentini che hanno accolto dopo Federico altri tre connazionali: Santana, Fideleff e Chavez. E adesso il viaggio a Lacedonia, alla scoperta delle origini.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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