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Fermati i ladri che si spacciavano per custodi abusivi del casco

Il casco della moto è un extra da pagare. Il tifoso motociclista soccombe all’esigenza: deve indossarlo per andare in moto, ma non può portarlo nello stadio perché è vietato in quanto oggetto contundente.
Fuori, però, rischia di essere rubato se viene lasciato nel sellino. Che fare? Problema risolto dall’acuta fantasia di anonimi protagonisti della Napoli illegale. Che nei panni di parcheggiatori abusivi si specializzano anche come guardarobieri sui generis. Prendono in custodia i caschi dei tifosi che entrano allo stadio, riempiono sedili posteriori e cofani delle loro auto, li riconsegnano alla fine dell’incontro. Fantasia che rende. Per ogni casco si pagano due euro anticipati. Sconosciuta attività redditizia scoperta dai carabinieri alla fine dell’incontro allo stadio San Paolo di giovedì Napoli-Cesena. I militari in borghese sono di pattuglia in via Cinthia, a un certo punto si accorgono di due lunghe file di persone vicine a due auto. Da lontano, attraverso i finestrini, si intravedono come delle sfere accumulate una sull’altra. Si avvicinano e capiscono. C’è la riconsegna dei caschi. I carabinieri del capitano Federico Scarabello contano la restituzione di ottanta pezzi, che moltiplicati per due euro fa centosessanta euro di guadagno netto per i due parcheggiatori guardarobieri. Non è tutto. Perché i due euro valgono solo per il casco. Ma poi c’è la moto, che costa tre euro per partita. Dunque tre più due fa cinque euro. Sette se i passeggeri della moto sono due e dunque con due caschi. Nulla possono fare i militari, se non chiedere ai clienti il perché di quella manovra. E i clienti spiegano modalità e costi, si giustificano: «Così sto più tranquillo, mi fido di loro». “Loro”, i proprietari delle due auto cariche di caschi, possono solo venire multati per divieto di sosta – si trovano infatti sulle strisce blu senza grattino – ma un reato quale la custodia illegale di caschi non c’è. È l’ultima novità dopo la scoperta degli sms inviati sui telefonini dei parcheggiatori abusivi a Chiaia per prenotare il posto auto. Fiducia mal riposta, invece, quella dei tifosi automobilisti nei parcheggiatori abusivi di piazzale Tecchio e via Marino. Disposti a pagare – sempre in anticipo – fino a quindici euro per la sosta fuorilegge e a rischio carro attrezzi. Ieri escono dallo stadio, i parcheggiatori che hanno pagato non ci sono più e almeno ventiquattro di loro sono stati derubati. Non sanno che i carabinieri della compagnia di Bagnoli hanno fermato i ladri. Francesco Marigliano, 24 anni, e Raffaele Allocca, di 23, sono stati sorpresi con tredici autoradio, un navigatore satellitare, cinque paia di occhiali firmati, tre borse con portafogli e tre telefoni cellulari. I derubati possono andare in caserma, largo caduti di Nassirya 2: presentando la denuncia verrà loro restituito il maltolto. Ma finora solo in tre hanno denunciato il furto.

Fonte: Repubblica

La Redazione
C.T.

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