Corrado Ferlaino, longevo presidente dei tempi del Grande Napoli, interviene a Radio Gol per ricordare, nel giorno del compleanno di Diego Maradona, i grandi fasti che furono con l’argentino in campo. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“La prima cosa da dire a Maradona è: auguri, credo sia un augurio al quale si accodano tutti i napoletani, che non hanno mai smesso di amarlo. Se penso a Maradona penso alle tante vittorie a cui ci ha condotto, con lui abbiamo vinto molto, come mai nella nostra Storia, e per questo lo ringraziamo. Il suo arrivo e la sua partenza sono stati molto travagliati, ma nel mentre ha dato tutto a questa squadra e questa Città. Ho combattuto perché Maradona avesse una vita “regolare”, i suoi manager volevano portarlo a Marsiglia, ma feci bene a trattenerlo: ci portò al secondo scudetto. Atalanta- Napoli? Non mi vene in mente nulla di particolare: in 33 anni di presidenza avrò visto 1400 gare, non posso ricordarle tutte (ride ndr). Messi? Nel Barça è un fenomeno, ma quando gioca con la Nazionale non resta ai suoi standard: nel Barcellona è un giocatore da 9, in Argentina da 6. Diego era sempre un giocatore da 10. Cos’è successo a Catania? Troppi arbitri ed errori clamorosi del quintetto arbitrale. L’errore arbitrale ci può stare, ma quando si tratta di grandi club, ahinoi, gli sfavori arbitrali sono praticamente nulli, mentre i favori non si contano: gli scudetti si possono decidere anche in 3 punti. Il mio Napoli? Ero consigliere di Lega e se ricevevamo un torto, nei consigli federali non le mandavo a dire ai designatori che siedevano al mio fianco. Intorno a noi c’era un mondo di consensi e questo un pò ci tutelava dagli sfavori arbitrali.”
La Redazione
M.P.
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