De Sanctis 6,5 Il portiere azzurro è tornato su livelli di grande affidabilità e lo conferma anche nella serata di Bologna. Nel primo tempo inchioda con sicurezza un paio di palloni a terra e soprattutto dà la carica ai compagni e si confronta muso a muso con gli avversari.
Rolando 6,5 Il difensore portoghese merita ampiamente la sufficienza. Alla prima apparizione dal primo minuto non sbaglia un intervento e soprattutto di testa si dimostra davvero insuperabile. Energico negli interventi e duro al punto giusto con gli avversari.
Cannavaro 6,5 Tra i giocatori del Napoli che ricordano di più la beffa dell’anno scorso e il grande agonismo che il Bologna mostrò in quella partita. Il capitano entra duro e non tira mai indietro la gamba, fa capire soprattutto a Diamanti che dalle sue parti non si passa.
Britos 6,5 Grande rivincita anche per l’ex difensore bolognese, che l’anno scorso proprio in questo stadio ingoiò un boccone amarissimo, peraltro al termine di una stagione molto difficile dal punto di vista personale. Insuperabile di testa, è bravo in un paio di occasioni anche negli anticipi.
Maggio 6,5 Il nazionale di Prandelli ci mette corsa, grinta, esperienza. Tatticamente si dimostra molto prezioso, gioca una partita di grande sostanza, vince diversi duelli con gli avversari e sulla fascia ritorna a spingere come ai bei tempi. Anche il suo recupero si è rivelato prezioso per il finale sprint del Napoli.
Dzemaili 7 Il voto per il gol, quello del 3-0, gol che si aggiunge a tutti gli altri decisivi segnati in questo sprint finale di primavera, decisivo per la conquista del secondo posto in campionato. Il suo innesto a centrocampo è stato assolutamente fondamentale, nuovo modulo, nuovi movimenti che l’hanno esaltato.
Behrami 6,5 Solo venti minuti in campo per lo svizzero, costretto ad uscire dal campo per un infortunio alla caviglia. Merita comunque la sufficienza perché fin quando è stato in campo ha tenuto a bada il pericoloso Diamanti e soprattutto per la straordinaria stagione disputata in maglia azzurra.
Hamsik 7,5 Lo slovacco apre con un eurogol la partita, una rete bellissima, un sinistro giusto nell’angolo, imprendibile. La giocata di un grande campione, il top player del Napoli, il vero regista, il vero fenomeno di questo Napoli (sv El Kaddouri dal 32’ st Si è inserito al meglio negli ultimi minuti di gara).
Zuniga 6,5 Un paio delle sue accelerazioni palla a terra sono state assolutamente devastanti. L’esterno colombiano crea la superiorità numerica almeno in un paio di circostanze, poi regala un paio di palloni molti invitanti ai compagni, soprattutto nel primo tempo dà l’esempio a tutta la squadra.
Insigne 6,5 Il giovane talento della nazionale under 21 di Mangia entra e gioca da titolare con il ruolo di Pandev e con le stesse mansioni del macedone. E l’ex pupillo di Zeman fa sempre le cose giuste, compreso l’assist per Cavani nell’azione in cui il Matador si procura il rigore che porterà al raddoppio.
Cavani 7 Si procura il calcio di rigore e lo realizza con grande freddezza. Decisivo ancora una volta, è ormai a quota 27 reti in campionato, record in serie A con la maglia del Napoli. Le reti totali del Matador in maglia azzurra sono 102: l’attaccante uruguaiano è un fenomeno fuori dal comune.
Inler 6 Il centrocampista svizzero entra in partita con qualche difficoltà, poi si riprende con il passare dei minuti e dà il suo apporto alla vittoria sia in fase di non possesso che di costruzione. Gokhan dimostra grande professionalità e attaccamento alla squadra azzurra, è sempre utile alla causa.
Pandev 6 Goran entra quando la partita è ormai finita, con il Napoli già in vantaggio per tre reti a zero. Comunque il suo apporto è positivo. Il macedone si è risvegliato in primavera e ha dato una spinta decisiva al Napoli per centrare il secondo posto in campionato e il tanto desiderato traguardo Champions.
Mazzarri 8 Gioco, cuore e risultati: merito al condottiero. Il voto più alto al tecnico. Numeri impressionanti, una squadra che gioca a memoria e che conquista con due turni di anticipo la Champions diretta. Il Napoli ha 75 punti e se vincesse le ultime due gare farebbe meglio della squadra che vinse lo scudetto con Maradona. Ha un’identità di gioco, cuore e gode anche di una condizione atletica invidiabile. La sua presenza in panchina è stata fondamentale in questi 4 anni e lo sarà in futuro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro