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Fellaini vuole lasciare lo United. Van Gaal ci pensa, il Napoli è pronto a pagare parte dell’ingaggio

NAPOLI C’E’. I fatti separati dalle opinioni sono comunque sintetizzati in quella decine dei righe di riassunto d’un pensiero che Van Gaal esprime con chiarezza espressiva e che conduce (ormai) all’ora x: deciderà lui, cioè quell’allenatore capace di stravolgere le regole e persino le abitudini del calcio olandese (la difesa a tre al Mondiale, chi l’avrebbe detto?) e che non appena atterrerà nella sua Manchester, provvederà a informare chi è di troppo per quella squadra da rilanciare immediatamente. Fellaini dentro o fuori: la verità sta per emergere, però resta ciò ch’è stato, e cioè l’incontro tra il ds del Napoli e quel uomo nascosto da un cespuglio di capelli, che a De Laurentiis ha fatto venire immediatamente ispirazioni cinematografiche (il Re Leone) e che a Benitez invece risolverebbe interrogativi tattici di varia natura.

L’ATTESA. Bisogna aspettare, ancora un po’, mica troppo, perché il viaggio-studi negli Stati Uniti sta per terminare e Van Gaal dovrebbe riunire rapidamente la squadra: chi agisce nell’ombra, da ascoltato amico di Fellaini, suggerisce di stabilire come data dell’approccio autentico lunedì prossimo; però intanto al Manchester United è stata comunicata la volontà di dialogare, su basi da concordare intorno al prestito oneroso con compartecipazione all’ingaggio. Si attende la risposta.

IL PRIMO SI’. Fellaini s’è sbilanciato, andando a un appuntamento in pubblico, dunque negandosi ogni forma di cautela: il Napoli l’ha chiamato e la risposta, entusiastica, è stata un parliamone. Ne hanno parlato, la stima nei confronti di Benitez è il collante, la voglia di rimettersi in discussione è l’energizzante.

LE CIFRE. Fellaini guadagna quattrocentomila sterline al mese, dunque quattro milioni di pound all’anno (nel calcio la retribuzione è spalmata su dieci buste-paga) che fanno qualcosina in più di cinque milioni di euro. Il Napoli ci sta a coprire la metà, il resto deve riconoscerlo il Manchester United, che in assenza di richieste «concrete» per la mezz’ala belga che Benitez vuole trasformare in mediano-regista, ha il dovere di pensarci. I trentaquattro milioni di euro investiti nel 2013 vanno tutelati in qualche modo e il prestito oneroso è una strada: sarà più semplice percorrerla, per il Napoli, in caso di qualificazione in Champions.

Fonte: Corriere dello Sport
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