Sulla risposta del Napoli non aveva dubbi. Da quando c’è lui in panchina (tre anni ieri), si è sempre rialzato dopo le sconfitte e ha saputo superare i momenti di difficoltà. Peraltro, quella vista ad Eindhoven non era la squadra che deve lottare per lo scudetto. Sì, lo scudetto, e una parte del tricolore si giocherà sabato 20 ottobre a Torino contro la Juve. «Scorie della Supercoppa? Pensiamo alla prossima sfida, il passato non conta. La Juve sul suo campo è apparsa imbattibile. Fino ad oggi». Già, fino ad oggi. E l’unico che ha battuto Conte è stato finora Mazzarri, il 20 maggio nella finale di Coppa Italia all’Olimpico. «Giocheremo in quello stadio, contro una squadra molto forte. Abbiamo un solo destino: vincere il maggior numero di partite possibile. Vedremo di fare qualcosa». Cioè, di compiere l’impresa che potrebbe consentire al Napoli di staccare i bianconeri in classifica. «In questo momento la mia preoccupazione è quella di non poter allenare tanti giocatori nei prossimi giorni perché saranno impegnati con le nazionali: li rivedrò due o tre giorni prima della partita, d’altra parte il discorso vale anche per la Juve e le altre grandi. Ma io devo fare questo discorso perché sono un allenatore. Non credo di demotivare i giocatori sottolineando questo aspetto: anzi, ai problemi fisici, relativi ad un’eventuale stanchezza, si può rispondere con una forte reazione nervosa e mentale».
Il successo è stato commentato così da Mazzarri: «Nella scorsa stagione gare come questa magari non le avremmo vinte. La squadra è cresciuta, l’atteggiamento è stato positivo anche se avremmo dovuto segnare un terzo gol per evitarci sorprese nel finale. Speravamo di vincere con maggiore tranquillità, abbiamo sofferto nel primo tempo e si sapeva che l’Udinese sarebbe stato un avversario duro. Abbiamo legittimato il successo nella ripresa». Sull’episodio avvenuto sullo 0-0, ovvero su quel braccio di Pinzi che ha deviato il cross di Hamsik, il pensiero del tecnico è stato chiaro: «Rigore netto perché si vede il giocatore dell’Udinese che allunga il braccio per evitare l’intervento di Behrami che si sta inserendo. Il rigore non ci è stato assegnato e va bene così».
Tanti, e meritati, gli elogi per Hamsik: «Un fuoriclasse di valore assoluto, utile anche quando gioca peggio di oggi. Perché la bellezza di questo ragazzo è nel fatto che pensa anzitutto alla squadra, mettendo se stesso in secondo piano. È cresciuto tantissimo, Marek, in questi anni ed è un bene per la squadra. Mi piace lo spirito di sacrificio di questi ragazzi: anche quando sono in condizioni fisiche non particolarmente brillanti ci sono e danno il massimo. Il discorso vale ad esempio anche per Pandev, che oggi non era al massimo e ha stretto i denti per scendere in campo».
La tappa di Eindhoven non ha lasciato il segno sulla squadra, però una riflessione sull’opportunità di questo intenso turnover verrà fatta: «Abbiamo cercato di creare una rosa con ventidue calciatori, due per ruolo, affinché vi potesse essere una rotazione in Europa League. Ne abbiamo parlato con il direttore sportivo Bigon dopo la sconfitta sul campo del Psv. Faremo le opportune valutazioni. Adesso pensiamo alla prossima partita». Alla Juve, ai 90’ che possono dare indicazioni importanti per lo scudetto 2013. Il Napoli ha fatto un omaggio a Mazzarri, pubblicato sulla pagina Twitter del club la foto del tecnico con De Laurentiis, suo figlio Edoardo e il direttore sportivo Bigon il 7 ottobre 2009. Sarebbe cominciata quel giorno la scalata degli azzurri, arrivati tre volte in Europa e adesso in lotta per lo scudetto a 22 anni dal secondo e ultimo tricolore.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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