Nel corso del suo editoriale il giornalista Enrico Fedele ha così parlato della situazione in casa Napoli. Ecco le sue parole:
“Non sono franco di cerimonie. Se dopo la vittoria di Salisburgo ad Ancelotti avevo dato 110 e lode, meritatamente, soprattutto per aver dimostrato la sua coerenza e di non essere uno yesman, dopo questo pareggio sul campo della penultima in classifica non posso che “appioppargli” un sacrosanto uno.
Innanzitutto per la qualità del gioco molto scadente della squadra, poi per aver schierato, per volontà, un giocatore come Elmas, ancora immaturo, in un ruolo non suo, sulla destra a difesa della zona lasciata scoperta dall’incursionista Malcuit, e Di Lorenzo sulla sinistra, per necessità, visto che Ghoulam è ancora da panchina e basta. Non condivido inoltre le dichiarazioni rilasciate a fine gara: parla di una buona prestazione dei suoi uomini, di un rigore non concesso e di una serie di occasioni fallite nella ripresa. Contento lui, io no, per niente. Ma lo sa il mister che abbiamo giocato contro la Spal, che sta a due punti dal fondo della classifica e che lotta con un gruppetto di calciatori sconosciuti per evitare di tornare in B? Quella di ieri doveva essere la partita dei tre punti indispensabili per restare a ruota del tandem Juve-Inter, bloccato sabato sul pari, invece è venuta fuori la conferma che questo Napoli deve dare tutto se stesso per evitare di uscire dalla zona Champions. E mercoledì al San Paolo c’è già la prima sfida della vita al cospetto di un’Atalanta che è l’unica vera grande sorpresa di questo campionato. O dimostriamo di essere all’altezza delle
grandi o ci rendiamo che non siamo più noi i diretti rivali della superpotenza Juve. Ancelotti è ancora in tempo per porre rimedio ai suoi errori: dia fiducia alla formazione base con il trio d’attacco Callejon-Mertens-Insigne e il trio di centrocampo Allan-Fabian Ruiz-Zielinski e vedrà che i risultati verranno. Mi dispiace per il 2 rifilato a Koulibaly e a Milik: il difensore deve rendersi conto che non può fare l’attaccante, mentre il polacco ha il torto di aver fallito due facili palle gol che avrebbero consentito al Napoli di vincere a Ferrara e rientrare in zona scudetto”.
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