Attraverso le colonne del Roma il giornalista Enrico Fedele ha commentato cosi il finale di stagione azzurro. Ecco le sue parole:
“E ora, a conclusione dell’ultima tappa di campionato, una sconfitta a Bologna che non scotta ma che fa rabbia, tiriamo le somme sulla prestazione complessiva del Napoli versione Ancelotti. La mia “pagella” complessiva sono certa che coincide con quella stilata da gran parte dei miei lettori: prima parte soddisfacente, anche al di sopra della sufficienza, seconda parte decisamente deludente. Se qualcuno non è d’accordo mi dica perché. Settantanove punti sono tanti? Direi che sono pochissimi rispetto alla storica stagione targata Sarri, anche se la Juve si era schierata ai nastri di partenza con il numero uno del calcio mondiale, un certo Ronaldo. Sì, Ronaldo, ma solo Ronaldo in una squadra senza gioco, di gran lunga inferiore a quella dell’anno precedente. Poteva essere, a mio avviso, la stagione buona per realizzare quel sogno tricolore che i tifosi oramai inseguono da oltre trent’anni, considerando la nullità di avversari come Inter, Roma e Milan. Ma da oggi chiudiamo con il passato e guardiamo avanti con chiarezza. Innanzitutto occorre sapere chi farà la campagna acquisti e se Ancelotti avrà potere nel fare nomi e ruoli per rafforzare un organico altamente competitivo. Pochi ritocchi ma buoni e di provata esperienza, senza toccare la struttura già collaudata. Suggerirei allora, dopo il probabile arrivo di Ilicic, di puntare su Icardi inserendo nella trattativa con l’Inter Lorenzo Insigne: sarebbe un colpo che riavvicinerebbe subito la tifoseria alla società e al presidente in particolare. Ed a proposito di De Laurentiis concedetemi una provocazione: da uomo di calcio non posso minimamente credere che il buon Aurelio abbia rifiutato una offerta di acquisto della società di 900 milioni; dovrei ricredermi sulle qualità manageriali del numero uno azzurro. Io mi accontenterei anche della metà andando via tra gli applausi di tutti per aver rilevato da un fallimento il Calcio Napoli portandolo nei primi posti della classifica europea per club, pur non avendo vinto nulla. Mi sembra, quindi, una piacevole trovata giornalistica. Allora guardiamo avanti con fiducia e cerchiamo di dare qualità, esperienza e fisicità a quel Napoli che nel corso di questa prima stagione di Ancelotti è stato solo sottoposto ad una continua fase di esperimenti tattici con giocatori molto spesso utilizzati in ruoli diversi”.
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