Enrico Fedele, agente Fifa, ai microfoni di Marte Sport Live della sera in onda su Radio Marte ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“I Giovanissimi Nazionali? 97-98 non sono come la covata del 96: Tutino Guardiglio, Palimero, Gaetano, a differenza dei 99 che somiglia alla nidiata del ‘96. Sono nel settore da 30 anni e ho avuto l’intuito di vedere il talento nei ragazzi nell’80-81 (Coppola, Cannavaro, Stendardo). Li individuavo come un padre putativo quando i ragazzi avevano 14-15 anni, riscontravo in loro delle qualità, della stoffa, e tutti quelli che si sono affermati sono passati per la mia gestione, a quest’età hanno bisogno di un padre putativo, non certo di incantatori di serpenti o imbonitori. Ora grazie a Bigon, Barresi e Santoro il Napoli ha fatto contratti anche ai giocatori del 96, cosa mai capitata prima. È il caso di Tutino, giocatore molto appetibile, che aveva molti pretendenti intorno; un ragazzo deve crescere invece nel suo habitat naturale e crescere bene dal punto di vista tecnico e comportamentale e solo gli uomini di calcio possono aiutare a farlo. Celiento? È un difensore molto bravo, ha avuto anche lui il contratto da poco e di lui ne sentiremo presto parlare, ha aggressività, somiglia un po’ a Fabio Cannavaro. Questo è il calcio del futuro e il Napoli sta facendo una buona politica e a differenza della Juve che investe milioni, vediamo che molti ragazzi sono napoletani il che è merito di Santoro. La cosa importante è fare il bene del ragazzo senza prospettargli chimere, con la cura dei genitori e delle società: mandare fuori i ragazzi vuol dire invece non fare così. Napoli ha struttura, società e può farlo. De Laurentiis ha fato dei campi a Castelvolturno con delle strutture mediche per poterli ben seguire. Dal punto di vista medico i ragazzi vanno alla clinica della Pineta. Il Napoli sta creando ora con la sua materia prima e la strada è quella. Il Milan è stato antesignano quest’anno: esempio? De Sciglio. La Roma è quella che sforna più giocatori romani e il Napoli si sta ponendo in questa falsariga. Milan? Il Napoli ha più chances per il secondo posto perché per me è più forte del Milan. i rossoneri hanno perso i giocatori di carisma, con dei ragazzi di grande qualità ora. in mezzo al campo Montolivo è buono ma non ha carattere, la difesa a volte mi sembra quella del Chievo. Il Napoli ha un’organizzazione migliore del Milan, pur riconoscendo i miracoli che Allegri ha fatto. Sono convinto che il momento negativo degli azzurri sia finito a Verona col Chievo. Juve? È un caso a parte. Conosco dei giocatori bianconeri dal punto di vista del carattere avendoli avuti, hanno carisma e so quanto peso possono dare in una partita. Cavani e Mazzarri? Credo che Cavani andrà via, mi auguro Mazzarri resti perché lui è capace di creare un Cavani, un Cavani senza Mazzarri non saprei se riuscirebbe. Spalletti? Farebbe molto bene a Napoli ma è diverso da Mazzarri e ripeto che darei a lui le chiavi dello spogliatoio. Dove dovrebbe andare poi? All’Inter? Lì difficilmente l’allenatore sarà Mazzarri. La Roma? Con Baldini i rapporti non sono buoni e anche se i giocatori sono validi l’ambiente è un po’ particolare. Ogbonna? È un ottimo mancino e potrebbe dare la forza in difesa che ora latita un po’. Lodi? Ragiona molto ma il ragionatore non piace a Mazzarri. A mio giudizio poi Inler lo farei giocare sempre, è un autentico capocantiere. Jovetic? Lo prenderei sicuramente, ma ribadisco se va via Cavani ci vuole un giocatore grandissimo a me piace Dzeko, me lo hanno detto coloro che lo hanno marcato.”
La Redazione
M.V.
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