A Eindhoven, nella «città della luce», che dal 1891 cresce a cerchi concentrici intorno allo storico stabilimento fondato da Gerard Philips, sbarcheranno almeno mille tifosi del Napoli per la prima trasferta europea della stagione. Nonostante il Psv Eindhoven abbia posto in essere una procedura quantomeno anomala e che ha provocato, per questo, una protesta da parte del club azzurro e del suo responsabile organizzativo, Alessandro Formisano, più della metà dei 1.625 tagliandi (la capienza totale del Philips Stadium è di 30mila spettatori) che la società olandese ha messo a disposizione dei tifosi ospiti è andata venduta in poche ore.
Ci sono ancora due giorni ancora per poter acquistare i biglietti, ma poi c’è da organizzare la trasferta nei Paesi Bassi con voli da Roma e Milano perché quelli da Napoli in direzione Amsterdam sono tutti pieni. La procedura anomala attivata dal Psv prevedeva – e prevede – che i tifosi azzurri che volevano acquistare i biglietti per la partita, dovevano prima prenotarli via web, poi ritirare il voucher presso i botteghini numero 5 e 6 dello stadio San Paolo. Fin qui, normale. Ma non sufficiente: perché poi c’è da presentare il voucher ai cancelli del settore MM Block del Philips Stadion con tanto di documento di riconoscimento. Ed è solo quel tagliando, rilasciato allo stadio di Eindhoven a dare diritto all’ingresso nell’impianto, nella «curvetta» riservata.
La società azzurra ha vivamente protestato contro questa procedura a dir poco atipica, ma ha dovuto accettare la situazione perché la società olandese ha avuto l’avallo dell’Uefa. «Non c’è nulla di strano, è solo per motivi di sicurezza e organizzazione», dice un portavoce del Psv.
In realtà la decisione è legata al precedente olandese del Napoli in Europa League: il 2 dicembre del 2010, a Utrecht, in più di 200 tifosi azzurri in possesso di regolare biglietto numerato, furono costretti a restare fuori dallo stadio per motivi di ordine pubblico. Qualcuno venne accompagnato anche alla stazione di polizia. I loro posti, infatti, erano già occupati. Probabilmente, da altri tifosi azzurri in possesso di tagliandi falsi. La polizia, due ore prima il fischio d’inizio, aveva chiuso i varchi proprio perché il settore ospiti erano esaurito.
Alcuni di quei tifosi beffati, al ritorno in Italia, hanno poi denunciato la società olandese per danni: da qui la decisione di blindare l’accesso con una triplice procedura di autenticazione del tifoso azzurro. Procedura che non ha comunque spaventato chi ha intenzione di seguire la Mazzarri band in Olanda. «Abbiamo già riempito due charter, i prezzi per il viaggio a Eindhoven sono molto popolari per volontà precisa del Napoli», spiega Luigi De Vincenzo, responsabile commerciale del tour operator Neapolis Group Srl che ha attivato 15 sportelli tra Napoli e Caserta. «Il club azzurro vuole tariffe basse, ce l’hanno chiesto espressamente. È una politica della società azzurra».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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