Nove anni con la maglia blucerchiata, quattro campionati indossando l’azzurro e a volte anche la fascia di capitano: Sampdoria e Napoli sono state le squadre della vita di Fausto Pari, centrocampista e uomo spogliatoio. A Genova era uno dei figliocci prediletti del presidente Mantovani, dell’allenatore Boskov fu il pupillo indiscusso. «Ho ricordi straordinari di quel periodo – dice Pari, che oggi fa il dirigente – Samp e Napoli allora erano i club emergenti, le novità degli anni Novanta. A Genova vinsi lo scudetto con Vialli e Mancini, io e i blucerchiati in pratica siamo cresciuti insieme, conquistando un obiettivo prestigioso. Poi venne Napoli, piazza prestigiosissima alle prese con la ricostruzione del dopo Maradona: stagioni difficili ma esperienze forti, intense, tanto che in città ho lasciato molti amici. Sia Genova che Napoli mi hanno completato come calciatore e formato come uomo».
Il Napoli oggi va per la rimonta quasi impossibile, considerando il distacco da Juve e Roma, i doriani cercano punti salvezza: che partita sarà?
«Sulla carta i padroni di casa sono favoriti, anche perché al San Paolo di solito le loro prestazioni sono superiori. Come potenziale tecnico, il Napoli è una formazione ricca di campioni, ben diretti da un maestro delle panchine qual è Benitez. Per la Samp sarà importante non concedere spazi eccessivi agli attaccanti azzurri e magari sfruttare qualche buona occasione che nell’arco di una partita capita sempre».
L’arrivo di Mihajlovic ha rivitalizzato squadra e ambiente e si parlava di Cassano.
«Non credo che il progetto del nuovo allenatore prevedesse un elemento come Cassano. Sono bastati comunque due risultati positivi per migliorare la classifica e scrollarsi un po’ di paura. Molti giocatori non avvertivano la fiducia dello staff e non si esprimevano al meglio, il cambio panchina ha ribaltato la situazione: ora c’è maggior fiducia e determinazione. Certo, la Samp non verrà a Napoli per fare la partita anche perché tatticamente non è facile opporsi agli azzurri».
Non è difficile immaginare una gara difensiva.
«Bisogna prima di tutto mettere la museruola a gente come Higuain, Insigne, Pandev, Hamsik, mica è una cosa facile. Il Napoli è forte, mi piace moltissimo come squadra e se farà bene al mercato invernale, potrà diventare molto più competitivo nei prossimi mesi».
La lunga sosta chi avrà agevolato?
«Dipende da come i giocatori avranno sfruttato questo periodo. Ormai sono cambiate le metodologie di allenamento, un buon riposo vale molto di più ai fini del completo recupero. E poi, come sempre, saranno le motivazioni a fare la differenza: il Napoli avrà il vantaggio di poter sfruttare comunque il risultato dello scontro diretto Juve-Roma. Credo che la prossima giornata sarà uno spartiacque importante per il prosieguo del campionato».
Fonte: Il Mattino.
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