«È inaccettabile che il servizio pubblico mandi in onda un servizio che contiene frasi offensive come quella rivolta ai tifosi napoletani»: lo ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino. «Pur ammettendo che si sia trattato più di una forma di sciatteria verbale che non della esplicita volontà di offendere, commenti come quello di domenica offendono in ogni caso la tradizione di accoglienza di una città come Torino, inclusiva, solidale, che ha saputo accogliere uomini e donne provenienti da ogni regione italiana, in particolare dal Mezzogiorno, sempre nel rispetto dell’identità e della storia di ciascuno. Una città che ha sempre reagito di fronte a ogni forma di lesione della dignità delle persone». All’amico De Magistris, alla città di Napoli, e ai tifosi napoletani il nostro abbraccio e la nostra amicizia».
In mattinata De Magistris aveva detto: «Questo stereotipo continuo sui napoletani e sul Sud è inaccettabile. Quando ho visto il servizio ho avuto un sussulto di indignazione innanzitutto perchè quel giornalista non interpretava assolutamente il pensiero dei torinesi con i quali noi abbiamo un rapporto straordinario. Indignazione poi placata dal comunicato del Cdr che ha chiesto scusa. Invito quel giornalista a venire a Napoli, a vedere le nostre bellezze e a togliersi dalla testa questi stereotipi. Una battuta? Poteva risparmiarsela. Il Sud è stato determinante per l’Unità d’Italia. Senza Napoli e il Sud nel 1861 non ci sarebbe stata l’unità in termini economici e di persone».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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