Un Cavani formato Champions, un Napoli formato Champions. E quella contro la Roma è una partita da zona Champions. Il Napoli vince e scavalca in un solo colpo Inter e Fiorentina, ora è terzo. Senza penalizzazione sarebbe secondo al termine del girone di andata con la Lazio. Gli azzurri ci mettono gioco, cuore e intensità contro i giallorossi di Zeman in piena salute. Un fenomeno su tutti Cavani, un’altra tripletta del cannibale del gol, ora cannoniere solitario a quota 16. Azzurri competitivi e intensissimi, tutti, nessuno escluso, a cominciare da De Sanctis straordinario in almeno tre occasioni. Pressione alta sui centrocampisti avversari, tentativo continuo di rubare palla il più in alto possibile e verticalizzazione immediata per Cavani. Questo il piano di Mazzarri per limitare l’enorme potenzialità offensiva della Roma di Zeman e per provare a sfruttare le debolezze difensiva di una linea molto alta a quattro. Sacrificio di tutti nella fase di non possesso a cominciare da Cavani e Pandev, oltre che Hamsik. E poi la mossa tattica di Zuniga che a sinistra si abbassa sempre a fare il quarto difensore perchè dal suo lato c’è Lamela. Lo fa meno Maggio dall’altro lato perchè con Balzaretti il duello è alla pari, un bel duello di corsa tra i due nazionali di Prandelli. Gli azzurri con gambe e massima attenzione eseguono alla perfezione il compito. Ruolo fondamentale lo svolgono Behrami e Inler, i due centrali di centrocampo, quelli chiamati al lavoro più duro, cioè interrompere sul nascere le azioni dei centrocampisti giallorossi.
Arriva il gol di Cavani in avvio (4′ pt) alla prima occasione e cioè quando il Napoli per la prima volta riesce a disegnare al meglio la strategia preparata in settimana. Veloce cambio di fronte, Pandev ha spazio per ricamare un pallone in verticale, Cavani è impacabile come sempre davanti a Goicoechea in uscita, il suo gol numero 14 in campionato, il primo del 2013, giusto per tenere alta la media. Il gol ma non solo. Nella prima mezz’ora gli azzurri riescono a tenere molto lontana la Roma dalla porta di De Sanctis e in un paio di situazioni prova a ripetere l’azione perfettamente riuscita nel gol dell’1-0. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo lo scenario cambia. Il Napoli cala un po’ in aggressività e fisicità e la Roma prende il sopravvento, guadagna metri su metri. Soprattutto Totti, in verità positivo anche nella prima parte di gara, comincia a fare la differenza. Decisivo diventa De Sanctis con tre parate in otto minuti.
In avvio di ripresa il Napoli parte fortissimo proprio come nel primo tempo e arriva il raddoppio di Cavani. Sfonda Zuniga a sinistra (3′ st), palla bassa in mezzo, Pandev prova a girarsi, un rimpallo favorisce il Matador, conclusione spoca ma letale all’altezza del dischetto. La Roma riprende a costruire gioco ma il Napoli ritrova energie per ripartire in contropiede: Hamsik dopo 40 metri palla al piede perde lucidità davanti al portiere e spreca l’occasione (10′ st). Stessa situazione non sfruttata da Cavani che poi però colpisce ancora di testa. Segna Osvaldo lanciato nella mischia da Zeman, nel finale espulso Pjanic, negato un rigore a Cavani, ma il Napoli fa poker con Maggio.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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