Tutti a rapporto. Squadra, tecnico, la Juve Stabia proverà quest’oggi, alla ripresa degli allenamenti (posticipata di un giorno per il turno domenicale di campionato), a fare il punto della situazione, incontrando, dopo due stop di fila, il duo dirigenziale, Manniello e Giglio. Sembra un film già visto. Il remake delle ultime due stagioni, con un avvio in affanno, e la speranza dell’ennesima svolta, magari un po’ prima dei canonici cinque turni di campionato. Questione di testa, questione di gambe, qualcuno minimizza con la scaramanzia, quest’oggi si cercherà di capire perché, anche a Brescia, al di la’ della sconfitta, la prestazione dei gialloblù non sia stata all’altezza. Troppo brutta per essere vera la squadra di Braglia, ammirata in tutto il suo splendore in coppa Italia a metà agosto, e tornata d’un colpo Cenerentola sbiadita. Difficile parlare di crisi alla seconda di campionato, ma ma se al Rigamonti il tecnico e Manniello hanno sbottato «ora basta, torniamo ad essere la Juve Stabia», qualcosa vorrà pur dire.
«Siamo tutti delusi ed amareggiati – fanno eco le parole di Giglio -. Ma questo è il momento della calma, della riflessione, non certo quello dei facili allarmismi». Con la pacatezza che lo contraddistingue, il dirigente analizza il momento. «Il discorso è più generale che dei singoli, ed è forse questo che preoccupa. La squadra non gira come dovrebbe, come ha dimostrato di poter fare. Cos’è successo? Mah, posso solo pensare che si siano profuse tutte le energie con la Sampdoria, dopodiché è come se ci fossimo svuotati. La determinazione, più che l’impegno, la grinta, più che le gambe, sono queste le cose che non ho visto con il Livorno e a Brescia». Ironia della sorte, a venir meno sono proprio le «armi» decisive degli ultimi tre anni. «La società è attenta – prosegue Giglio -, e in settimana parleremo con la squadra, ma solo per cerca di tirare fuori il massimo da tutti. Mi auguro solo che nessuno abbia pensato, dopo una solo anno in B di essere già arrivato». A parziale giustifica della squadra, qualche esperimento tattico per cercare di variare sul tema, sia Brescia che Livorno hanno provveduto a fermare Acosty o Zito, tarpando le ali al gioco stabiese: «Beh, anche questo è vero – conclude Giglio -, stiamo facendo qualche piccolo esperimento, e ci sono diversi nuovi che pian piano si stanno inserendo in un gruppo già esistente. Mi aspetto che i più esperti prendano per mano la squadra fin dalla prossima gara con il Vicenza».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.s.
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