La linea sottile tra l’esaltazione e il rischio, tra l’acquisto più importante del mercato italiano, quell’Iturbe prontamente soffiato alle principali rivali per lo scudetto, e uno scoglio chiamato Fair Play finanziario, nonostante l’aumento di capitale pari a 100 milioni che la Roma ha portato a termine con successo. La norma però vuole che l’aumento di capitale non possa venir considerato nella normativa UEFA. Il Fair Play Finanziario prevede che nella prima fase, quella che termina nel 2015, i club per accedere alle competizioni europee non debbano avere perdite nell’ultimo triennio superiori ai 5 milioni di euro o ai 45 milioni nel caso, come la Roma, in cui gli azionisti si facessero carico di ripianarle. Quindi l’aumento di capitale non risolve i problemi del club giallorosso che nell’ultimo triennio ha avuto perdite superiori ai 50 milioni. Del resto nel prospetto informativo che il club ha dovuto inviare per l’aumento di capitale nel fattore rischi c’è scritto che “Alla Data del Prospetto, l’Emittente non risulta in linea con i parametri stabiliti dal Fair play finanziario in quanto: 1) il risultato aggregato dei tre anni 2011/2012, 2012/2013 e 2013/2014, non rispetterà la soglia, pari ad un risultato negativo complessivamente non superiore a 5 milioni di euro, ovvero a 45 milioni di euro in caso di ricapitalizzazione, definita per il rispetto della ‘Break-Even Rule’. 2) presenta un patrimonio netto consolidato che è negativo”. La società di Pallotta, secondo i calcoli, dovrebbe incassare tra marketing e proventi televisivi circa 31 milioni di Euro, garantiti anche dalla partecipazione alla prossima Champions League, il problema però è legato al mercato estivo in corso dove il rosso nel bilancio è aumentato visti i vari acquisti. In questo supplemento spicca ovviamente il costo di Iturbe, pagato 22 milioni di euro, e della prima parte di Nainggolan valutato 6 milioni di euro. A questo va considerato che lo stipendio di Iturbe costerà alla Roma qualcosa vicino agli 8 milioni di euro. La situazione è preoccupante e non può sicuramente risolverla l’accordo importante con la Nike, che ha già versato un cospicuo anticipo. Per risanare la situazione il club giallorosso sembra costretto a vendere due pezzi grossi della squadra sperando di incassare cifre importanti, intorno ai 50 milioni di euro, per poter rientrare nei parametri richiesti dal Fair Play. Pjanic, Strootman e Benatia sono i giocatori con maggior mercato anche se Sabatini ha sempre negato di averli messi in vendita. I numeri però non mentono e la Roma deve rientrare nei parametri del Fair Play per non incorrere in sanzioni, applicabili il prossimo anno, e rischiare di essere esclusa dall’Europa. Per questo motivo vanno fatte due cessioni eccellenti e ovviamente a cifre consistenti perchè questo è l’unico modo per rientrare da un rosso così elevato come quello del club giallorosso.
Fonte: goal.com
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