Genoa-Napoli non è solo al sfida tra la decima e la settima in classifica. Ma è anche (e soprattutto) il confronto tra Alberto Gilardino ed Edinson Cavani, il bomber triste e quello che non si ferma più. «È davvero un bel duello, ma occhio ai loro due partner Palacio e Lavezzi». Il parere è quello di Fabrizio Ravanelli, l’ex Penna Bianca, ora voce di Mediaset e tecnico della formazione Esordienti ’99 della Juventus.
Gilardino e Cavani, i giganti di Genoa e Napoli: uguali o diversi?
«Due giocatori che hanno il gol nel sangue ma che arrivano a questa sfida con umori molto diversi: Alberto ha voglia di riscatto, è reduce da un periodo negativo ed aver lasciato Firenze per trasferirsi al Genoa non può che fargli bene. In questi casi, quando non hai più stimoli, la cosa più giusta è cambiare aria».
E il Matador?
«Nel Napoli si è trasformato, è un bomber di spessore, di grande intelligenza e tecnicamente mostruoso. Il secondo gol all’Inter in Coppa Italia è la sintesi perfetta delle sue qualità e della sua dimensione. Un attaccante come Cavani dà alla squadra la possibilità di sperare in un colpo di scena, anche in una giornata negativa o in una partita di sofferenza».
Cavani e Gilardino in che modo possono condizionare Genoa-Napoli di domani?
«Possono essere letali: entrambi trascinatori e tutti e due che in area di rigore si muovono ad occhi chiusi».
Nella sua squadra ideale chi farebbe giocare dei due?
«Quest’anno non posso che rispondere Cavani. Ma Gilardino si riprenderà presto».
La sfida di Marassi è anche il gioco delle coppie: gli altri protagonisti sono Palacio e Lavezzi?
«Ovvio, sono giocatori formidabili. Sono due tandem molto ben assortiti. L’argentino del Napoli è la spalla ideale di Cavani: ha agilità e immensa tecnica nell’uno contro uno. I due talenti si fondono alla perfezione».
Eppure il Napoli stenta in campionato.
«Normale quando si gioca per la prima volta la Champions. Gli azzurri hanno concentrato tutte le loro energie nelle sfide di Champions ed è ovvio che il meglio lo hanno dato nelle gare europee e nelle due partite con il Chelsea».
A proposito, Mazzarri è stato squalificato dalla Uefa. Un bel guaio?
«Sì, la sua assenza a bordo campo avrà un peso enorme sull’andamento della gara. È un tecnico che ha grande personalità e la squadra potrebbe risentirne nella prestazione».
Cosa fare in campionato, nel frattempo?
«Non arrendersi e cominciare a pensare alla rimonta. Non credo che il terzo posto sia un obiettivo irraggiungibile. In fondo nove punti non sono tantissimi e ci sono tanti scontri diretti che possono ancora rilanciare le quotazioni del Napoli.
Chi vince domani a Marassi?
«In questo momento il Napoli è favorito e sotto il profilo delle motivazioni credo che abbia qualcosa in più del Genoa».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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