Il furbissimo piano degli strateghi del mercato sembrava perfetto: Argentina e Brasile ricamano meraviglie in Coppa America e i campioncini dai piedi buoni raggiungono quotazioni principesche. Col cavolo, ci ha pensato il dio del calcio ad azzerare le certezze. Le pessime figure degli squadroni sudamericani stravolgono le logiche e quello che prima valeva cento ora vale poco più di cinquanta. Ottima occasione per le italiane per fare buoni affari? Neanche un po’. La verità è che la tre giorni di calcio bailado (ma neanche troppo) ha convinto le nostre che determinati acquisti si possono evitare, soprattutto a certe cifre. Ganso, Neymar, Danilo e i loro fratelli maggiori arriveranno in Europa ma con meno brillantini sul volto.
Il mercato cambia direzione, il mercato entra nel vivo. Oddio, nel vivo… La certezza è che dalle nostre parti ci tocca fare i conti con rose ancora imperfette. Il Milan sognava Mister x e si dovrà accontentare di un comprimario. Con Pirlo defenestrato, Montolivo sembra avere più di una speranza di indossare i colori rossoneri. Il nome non è di quelli che fanno sognare, ma in tempi di multe milionarie e sanguinosi “Lodi” è giusto che il diavolo parli chiaro. Non arriveranno né Fabregas né tantomeno Schweisteiger: troppo cari al momento per il club che – in ogni caso – è senza dubbio quello che si è mosso meglio per costruire una rosa “europea”. Cassano partirà, la Fiorentina lo aspetta. Montolivo arriverà in una sorta di viavai molto produttivo e poco dispendioso.
Piccole grandi gioie in casa Inter. La debacle di Argentina e Brasile permetterà a Gasperini di conoscere in anticipo i suoi fenomeni dai piedi fatati. Alvarez e Jonathan, intanto, hanno già fatto amicizia col tecnico. Sono sorrisi soprattutto per il primo, arrivato con un punto di domanda grosso come una casa appoggiato sulla schiena e già diventato idolo dei tifosi. C’è chi dice: . Non sappiamo se l’olandese andrà via, ma i primi esperimenti sul campo dicono che mister Gasp sta facendo di tutto per far perdere la pazienza al suo numero 10. Impiegato a centrocampo, il vicecampione del mondo sembra un orso polare parcheggiato ai tropici. Si attende l’offerta (ci sarà, eccome se ci sarà) di quel furbacchione di Ferguson. Si chiude a 37-40 milioni, cifra buona per convincere Fabregas a scegliere il nerazzurro. Arrivasse lo spagnolo ai nerazzurri non resterebbe che trovare un buon esterno sinistro per completare un gruppo che dopo una settimana di allenamenti sembra già piuttosto affiatato. Il sogno si chiama Bale. Possibilità che il gallese si insedi alla Pinetina? Pochissime, ma tutto dipende dalla voglia di spendere di patron Moratti, probabilmente ringalluzzito dopo la conferma del tricolore numero 14. Il “fachiro” Casemiro? Piace anche lui, ma al momento son più chiacchiere che altro. Palacio invece piace solo al suo tecnico. Come si dice: ogni scarrafone…
Capitolo Juve: Rossi arriverà, la firma è prevista entro fine settimana. L’agente Pastorello sta tessendo una tela fittissima e la situazione è sempre più chiara: il calciatore si fa i fatti suoi, il procuratore e il Villarreal sono d’accordo su tutto, si attende a questo punto il passo decisivo della Juventus. A naso possiamo prevedere l’ennesimo sanguinoso esborso dalle casse della Vecchia (generosissima) Signora: 28 milioni, non un euro di meno.
La domanda è lecita: la Juve si fermerà qui? Non può. Con Pirlo titolare inamovibile a Conte serve un centrale con gli attributi di ghisa. Marchisio è solido ma non può reggere da solo il peso del centrocampo bianconero. E allora prepariamoci ad accogliere l’ennesimo nuovo arrivato, sempre che la dirigenza nel frattempo riesca a sbarazzarsi di qualche mela marcia. Melo e Amauri saranno i primi a partire, ma l’elenco è lungo. Non sarà facile accontentare tutti: le buone nuove arrivano da quel capoccione di Conte che in dieci giorni è già diventato comandante unico e assoluto di casa Juve. Quello che serviva…
Chiusura lampo su Roma e Napoli. I partenopei ragionano da grande, patron De Laurentiis anche di più. Inler sta già dimostrando di valere tutti i milioni che il presidente ha sborsato all’Udinese, i guai rossoneri griffati “Lodo Mondadori” assicurano la permanenza sul Golfo di Hamsik. Se, come pare, il ceco non si muoverà, si può dire che la rosa è al completo: ogni titolare ha una riserva degna, cosa che mancava l’anno passato. Riuscirà Mazzarri – bravissimo a lavorare con 15-18 giocatori – ad alternarne 20-25? Lo scopriremo quando inizieranno le fatiche di Champions.
La Roma, invece, è la squadra più enigmatica. Luis Enrique spiega calcio ai suoi come fanno le maestre di prima elementare con i bambini; con lui – tra gli altri – il giovane Pol Cabanellas (24 anni) preparatore atletico e autore di un trattato sulle tecniche di allenamento nel calcio: i più lo definiscono “fenomenale”. In testa hanno un progetto splendido, in mano materiale buono ma non certo eccellente. Risolto il caso Bojan (a Barcellona non si è alleato, presto raggiungerà i nuovi compagni), il problema si chiama difesa. Sabatini deve garantire copertura a un settore che senza Mexes (tra gli altri) ha perso gran parte del suo potenziale. Per fortuna c’è ancora un mese abbondante per chiudere le falle…
Fonte: Fabrizio Biasin per TMW
La Redazione
S.D.
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