Solo io e i miei compagni possiamo capire cosa è voluto dire perdere quella finale di Coppa Italia contro il Vicenza nel 1997. Personalmente sono molto amareggiato, perché fui proprio a segnare il gol della vittoria al San Paolo nella partita d’andata, ma poi i biancorossi capovolsero il risultato. Quella gara segnò la storia del Napoli in negativo: si poteva rinascere, ripartire, invece proprio da quella partita cominciò il periodo più brutto della storia del Napoli. Sono certo che se l’avessimo vinta le cose sarebbero andate diversamente. Ecco perché spero che il Napoli possa vincere questo trofeo anche per restituire a noi protagonisti di quella brutta partita una bella soddisfazione. Sappiamo che i tifosi ancora si dannano per quella sconfitta, ma noi giocatori dell’epoca non siamo certo da meno. Tornando alla stretta attualità, personalmente credo che il bilancio del Napoli è superlativo: ci metterei anche la stagione passata per quello che hanno fatto. La Champions è stata meritata l’anno scorso, a coronamento di una bella stagione. E ora può esserci l’opportunità di vincere un titolo che da diversi anni manca in casa Napoli. È merito di tutto l’ambiente. Ho tanti ricordi di Napoli e Juventus, e in particolare contro la Juve ce la giocavamo sempre bene, contro la Lazio di Zeman un po’ meno. A Torino abbiamo disputato sempre buone gare, ma era un Napoli diverso rispetto a quello attuale. Nessuno sbaglia a definire questo Napoli come una squadra di dimensione europea: il passaggio dell’anno scorso in Europa League è stato fondamentale per la crescita dell’ambiente e dei giocatori. Avere esperienza internazionale consta. Andare avanti, per quanto è stato possibile, è stato uno slancio per quello che hanno fatto in Champions League. Si sono giocati il passaggio tra le migliori otto in casa del Chelsea. È una squadra in crescita, i meriti sono di allenatore, dirigenti, squadra e tutti quelli che lavorano. Ho assistito alla partita col Chelsea, e per me è stato un grande rammarico vedere il Napoli uscire dalla Coppa: per come è venuta, guardando alla storia delle due partite, è stata un’occasione persa. Però alla vigilia tutti avrebbero firmato per trovarsi in quelle condizioni e andarsi a giocare la qualificazione ai supplementari. A Londra ha fatto l’esperienza internazionale di alcuni giocatori ha fatto la differenza rispetto alla caratura del Napoli, inferiore dal punto di vista dell’esperienza ma non della qualità. Però il Napoli deve stare molto attento alla Juventus: è straordinario. Le qualità di Conte, almeno per quello che mi riguarda, erano già note. Di riportare la Juventus a certi livelli nessuno se l’aspettava a inizio stagione. Tutti speravano, ma nessuno pensava davvero di poter vivere una stagione così esaltante. I meriti vanno dati ad Antonio, che è riuscito a riportare la Juventus a essere competitiva e temibile, e a giocarsi lo Scudetto. Per quel che riguarda me, sono felice delle esperienze da allenatore che ho avuto: Il mio rapporto con Simoni non è cambiato. Mi ha offerto una grandissima opportunità di allenatore il Gubbio in Serie B e fare esperienza formativa. Certo, speravo di farla un po’ più lunga… Futuro? È chiaro, ovviamente ci spero. Aspettiamo. Contatti? Ma sai, ho sentito dire che traballa la panchina del Real Madrid… scherzi a parte, spero di poter tornare presto ad avere una bella opportunità.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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