Fabio Cannavaro, ex difensore tra le altre del Napoli ed ora allenatore, è intervenuto ai microfoni dei media presenti alla Milano Football Week commentando la conquista del titolo da parte del Napoli: “Si festeggerà ancora per tanto tempo perché mancano ancora un po’ di partite e a Napoli c’è tempo per festeggiare. È passato troppo tempo dall’ultimo e questo dispiace perché in questi anni ci sono state tante difficoltà, mentre adesso la società ha trovato una stabilità, non solo a livello economico, ma anche a livello di risultati. Hanno stravinto il campionato con una stagione fantastica. Vedere una città festeggiare con tanto ordine e con tanta civiltà fa sicuramente piacere”.
Spalletti è l’artefice di questo Scudetto?
“Sicuramente è l’artefice di questo Scudetto. Non è la vittoria del singolo, ma di un gruppo, di un allenatore che ha fatto tanta esperienza nella sua carriera e di una società che ha cambiato ed ha investito. I risultati li abbiamo visti, sono stati tutti bravi”.
Il derby è già deciso?
“Sicuramente vista la partenza dell’Inter, che nessuno si aspettava vista la tanta tensione che c’era, come 20 anni fa, i nerazzurri sono nettamente favoriti. Il Milan dovrà fare una grande partita, una gara perfetta per ribaltare il risultato, sarà sicuramente una gara degna di una semifinale di Champions e fortunatamente dopo tanti anni andrà in finale di Champions”.
Inter o Milan possono vincere la Champions?
“Sono partite uniche, dove non conta giocare, ma vincere. Sicuramente si parte alla pari e, al di là di chi andrà in finale, se la possono giocare tranquillamente”.
Dove la vedremo l’anno prossimo?
“Sono esperienze. È sicuramente importante farle, ero stato abituato ad altre situazioni all’estero. Magari per tanti non vale, ma per un allenatore sì perché ha la possibilità di stare sul campo, di migliorare, di cercare di crescere. L’esperienza di Benevento mi è servita a quello, sicuramente non è andata nel modo migliore e mi dispiace che adesso sono ultimi. C’è ancora una piccola speranza, speriamo che ce la facciano. Per il futuro vediamo, ho voglia di allenare. Ho deciso il mio ruolo un po’ di anni fa, se è possibile farlo in Italia bene, sennò Europa oppure andiamo ancora più in là. Mi piace stare sul campo. La gente che pensa che si alleni solo in Italia si sbaglia perché il mondo è grande, ci sono tante squadre importanti, tante belle esperienze. Poi è normale che se hai la fortuna di andare subito nelle grandi è tutto più semplice”.
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