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Fabian Schär del Basilea, l’identikit del difensore da strappare alla concorrenza delle big d’Europa

Il centrale difensivo con il vizio del gol è conteso da molte squadre europee. Il Napoli è sulle sue tracce, ma non può esitare nell’acquisto

La difficile situazione che il capitano azzurro Paolo Cannavaro sta vivendo in questo inizio di stagione, sotto la nuova conduzione di Rafa Benitez, potrebbe trovare una soluzione dolorosa per il napoletano. Il vincolo della clausola di contratto, legato alle presenze, sta (giustamente) incidendo non poco sul fattore mentale del giocatore, e ciò viene testimoniato dalle grigie prestazioni che il numero 28 sta sfornando in queste sue ultime apparizioni. Se le preferenze del mister spagnolo dovessero continuare a ricadere su Albiol, Britos e Fernandez, è molto probabile che il ragazzo sia costretto a cercare un’altra collocazione sin dalla prossima sessione di mercato invernale. In questo senso, la società azzurra sta già lavorando sottobanco per trovare il giusto profilo del suo sostituto: i parametri fondamentali richiesti da mister Rafa Benitez, in concomitanza con le esigenze della società, sono in primis l’esperienza internazionale e le prospettive del giocatore.  Da quanto si apprende da diversi media europei, in cima ai pensieri della società azzurra c’è il difensore ventunenne svizzero Fabian Schär del Basilea.

Nato il 20 dicembre 1991 a Wil, comune nel cantone di San Gallo distante circa duecento chilometri da Berna, Fabian Schär inizia ad intraprendere la sua carriera da calciatore iniziando nella squadra della sua città natia, il Wil. Entra a far parte del settore giovanile bianco-nero dall’età di otto anni, scalando gradualmente tutte le categorie giovanili del club fino ad approdare in orbita prima squadra nella stagione 2009/10. L’allora diciassettenne Schär vive, però, una stagione travagliata a causa dell’inefficiente valzer di allenatori (Münstermann, Zürcher e Thoma) che, sebbene lo porti a respirare l’area della prima squadra attraverso l’esperienza del ritiro precampionato, gli fa trovare poco spazio nella Challenge League (Serie B svizzera), visto lo scarso utilizzo (solo due presenze contro Stade Nyonnais e Lausanne). L’allenatore tedesco Axel Thoma nota, nel suo breve periodo di avvicendamento al termine di questa stagione, le qualità del giocatore, confidando nel ragazzo per la stagione successiva. Infatti, ai nastri di partenza del campionato 2010/11, Schär viene schierato in pianta stabile nella formazione titolare dei bianco-neri. Le sue 24 presenze, impreziosite da quattro centri realizzati (la prima emozione arriva nella vittoria in trasferta contro il Yverdon Sport, siglando la prima rete del 2-0 finale) gli fanno spiccare il volo ed acquisire popolarità in terra elvetica, e non solo: arriva, puntuale, la chiamata del C.T. Martin Trümpler dell’ Under 20 svizzera, in occasione delle sfide contro Polonia e Italia.

  

Nella stagione seguente (2011/12) il ragazzo si consacra definitivamente nel calcio svizzero, ancorché la sua carta d’identità giochi inesorabilmente a suo favore (19 anni): a fronte delle 26 presenze in Challenge League incrementa il suo score da goleador realizzando 5 reti in campionato, siglando, tra l’altro, una straordinaria rete il primo ottobre 2011, da circa 70 metri, con una parabola a superare il portiere avversario fuori dai pali. Una rete sensazionale, che mette in evidenza l’ottima visione di gioco, perfezionata durante i suoi primi anni da calciatore professionista. Le soddisfazioni per lui non tardano ad arrivare: arriva il salto in Under 21 del C.T. Pierluigi Tami, aggregandosi al gruppo al quale prendono parte diverse conoscenze del calcio italiano come Seferovic e Kasami. La partita disputata il 10 settembre 2012 al “Madrigal” di Madrid viene persa contro l’Austria nei minuti di recupero, in seguito ad un calcio di rigore realizzato da Djuricin, sminuendo la sua buona prestazione al centro della difesa elvetica.

Nella stagione 2012/13 è asfissiante l’interessamento del Basilea, tanto da strappare il giovane difensore alla concorrenza, grazie ad una cifra intorno agli ottocentomila euro. Il suo allenatore Heiko Vogel crede molto nelle potenzialità del centrale difensivo, anche se dovrà fare a meno di lui per le prime quattro gare di Super League a causa della sua partecipazione all’Olimpiade di Londra col gruppo dell’Under 21 svizzero. Terminata mestamente l’esperienza con la rappresentativa elvetica (ultimo posto nel girone B dietro Messico, Repubblica Coreana e Gabon), inizia la sua nuova esperienza con la maglia rosso-blù. Dopo le prime sei partite, nelle quali vede i propri compagni dalla panchina, il momento del suo debutto arriva il 29 settembre 2012, nella trasferta pareggiata 1-1 contro il Losanna. Da questo momento in avanti entra a far parte in pianta stabile negli undici titolari di Vogel, interpretando al meglio il ruolo di centrale difensivo insieme al collega Aleksandar Dragovic (talento austriaco classe 91’ passato quest’estate agli ucraini della Dinamo Kiev).  In virtù di un inizio di stagione non particolarmente esaltante (21 punti dopo 12 giornate, con la mancata qualificazione alla fase a gironi di Champions League), la dirigenza decide di sollevare dall’incarico Vogel. Al suo posto l’ex bandiera del calcio elvetico e del Basilea Murat Yakin. L’ex difensore di Basilea, Fenerbahçe e Stoccarda -in carica dal quindici ottobre 2012- ci mette poco a rinvigorire un ambiente dove lo sconforto ne fa da padrone. Al termine della stagione, il Basilea vince il titolo di Svizzera attraverso una cavalcata vincente, composta da ventuno vittorie, terminando a sole tre lunghezze dal Grasshoper. Questo è il primo (e al momento unico) trofeo vinto da Schär nella sua carriera, a fronte delle 21 presenze totali collezionate in Super League. In questa soddisfacente stagione arriva, tra l’altro, il debutto in Champions Laegue nella gara di ritorno valida per i preliminari persi contro il Cluj. Il conseguente percorso europeo in Europa League termina, dopo 13 gare e 4 reti, in semifinale contro il Chelsea di Rafa Benitez (realizzando, tra l’altro, la rete della sconfitta d’andata per 2-1 su rigore). Dopo aver incrementato il suo bottino di presenze in Under 21 disputando due gare di qualificazione dell’Europeo di categoria contro Spagna ed Estonia (siglando in quest’ultima un gol di testa nella vittoria finale per 3-0), effettua il suo debutto in Nazionale maggiore il 14 agosto scorso, durante un’amichevole che rimarrà ben impressa nella sua mente: non è da tutti debuttare in Nazionale contro il Brasile dinanzi al pubblico amico del “St. Jakob-Park” e vincere di misura (1-0 con autogol di Dani Alves). In quell’occasione il C.T. Ottmar Hitzfeld lo schiera nella ripresa, ed il giovane ripaga la fiducia contrastando efficacemente avversari del calibro di Neymar, Fred ed Oscar ed Hulk.

   

Ai nastri di partenza di questa nuova stagione (2013/14) la dirigenza rosso-blù non cede alle incessanti offerte di tante squadre interessate a Schär nella campagna acquisti estiva, senza compromettere il processo di crescita del Basilea. Anche nelle prime dieci gare del campionato svizzero, attualmente in corso, Schär dimostra di non perdere la vena del gol, lasciando la sua firma contro il Losanna e il Grasshoper in campionato, oltre le due reti messe a segno nelle gare valide per le fasi a gironi di Champions League. In quest’ultima competizione, il gruppo allenato da Yakin ha chiuso il girone d’andata a quota quattro punti, dietro a Chelsea e Schalke 04 a quota 6, dopo aver sbancato lo “Stanford Bridge” nel debutto stagionale in Europa di Josè Mourinho  il 18 settembre scorso (vincendo 2-1 e annullando un certo Samuel Eto’o). Il ragazzo non vuole confermarsi unicamente nel panorama calcistico svizzero, ma spolvera la sua vena da goleador anche con la maglia della Nazionale: nelle tre gare di qualificazione al Mondiale 2014 contro Islanda, Norvegia e Albania il difensore sigla una doppietta vincente contro i norvegesi, ed una rete del rocambolesco 4-4 contro gli islandesi, guadagnando il pass per la competizione mondiale insieme ai compagni Behrami, Inler e Dzemaili.

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Ha personalità da vendere il ragazzo, oltre ad avere una buona tecnica individuale, sebbene rivesta i panni del difensore centrale. Abile nel gioco aereo, le sue grandi leve -186 centimetri d’altezza per 85 chilogrammi di peso- gli consentono di contrastare in maniera opportuna le insidie scaturite dai suoi diretti avversari. Ha uno spiccato senso della posizione, ed è capace di coordinare i compagni di reparto con la lucidità giusta. Sa rendersi alquanto pericoloso in occasione dei calci piazzati a favore, immolandosi con vigore attraverso gesti tecnici, come colpi di testa o sforbiciate per impattare il pallone nel migliore dei modi. Inoltre, risulta essere un valido esecutore di calci di rigore, dimostrando la freddezza necessaria dagli undici metri, talvolta spiazzando il portiere avversario. Si prodiga non solo nella fase di copertura attraverso un’insistente marcatura del suo diretto avversario, ma si rende prezioso anche in fase di impostazione di gioco, con “piedi calibrati”. Secondo quanto riportato da diversi media europei, il giocatore già in diverse circostanze (come in occasione della sfida del Basilea contro lo Shalke 04 al “St.Jakob-Park” e nell’ultima gara contro lo Steaua Bucarest all’”Arena Nationala”), sarebbe stato monitorato degli osservatori del Napoli per testarne dal vivo le sue qualità. Il giovane svizzero sarebbe ideale nella difesa a quattro uomini di Rafa Benitez, rivestendo il ruolo di centro-destra difensivo. Non a caso, la dirigenza azzurra starebbe sondando il terreno per acquistarlo sin dalla prossima sessione di mercato invernale, in caso di un’ipotetica cessione di Paolo Cannavaro. Ha un contratto fino al 2015, ed il suo valore di mercato si aggira intorno ai cinque milioni di euro, ma il prezzo d’acquisto potrebbe vertiginosamente salire, vista la spietata concorrenza che verte sul giocatore: Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, Tottenham Juventus ed Inter su tutte stanno monitorando costantemente i progressi del giovane difensore.  La battaglia per l’acquisto del suo cartellino potrebbe esser molto dura, come confermato dal suo procuratore Rolf Mueller; ad ogni modo, il suo acquisto in casa azzurra potrebbe rappresentare un ulteriore tassello in quel mosaico chiamato Napoli che Rafa Benitez (avversario prima, prossimo allenatore chissà) sta tessendo.

  

 

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(minuto 0:56 del video sottostante)

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(minuto 1:42 del video sottostante)

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(minuto 2:45 del video sottostante)

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(minuto 4:20 del video sottostante)

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A cura di Gilberto D’Alessio

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