Dalla Francia sono sicuri: Edy Reja è molto vicino alla panchina del Marsiglia. L’ex allenatore del Napoli e della Lazio starebbe trattando i dirigenti francesi (che lavorano anche su Ravanelli) per guidare nella prossima stagione l’Om ma avrebbe chiesto una serie di garanzie che frenerebbero per ora un eventuale accordo che comunque si basa su un contratto biennale».
Il tecnico goriziano non entra nel merito dell’offerta dei transalpini che da poco hanno detto addio a Didier Deschamps. «Per adesso mi riposo, qualche telefonata c’è stata, quello che conta sono gli stimoli». Stimoli che Edy Reja non aveva più dopo la mancata qualificazione in Champions League della sua Lazio. Una mancanza che lo ha convinto a lasciare la panchina dei biancocelesti. «Ho provato un grande rammarico – ha ammesso il tecnico goriziano, a margine della cerimonia del Premio Nazionale ”Pietro Calabrese” a Soriano nel Cimino – Ho sofferto per non aver centrato l’obiettivo, la Champions mancava alla mia carriera e quindi ho detto basta».
Reja torna poi a parlare della finestra di mercato dello scorso gennaio e dei mancati rinforzi della rosa, motivo per cui si sarebbe rovinato il rapporto con la dirigenza biancoceleste. «Abbiamo centrato le cessioni – ha commentato Reja – Ci sono rimasto un po’ male perché non sono stati raggiunti gli obiettivi di mercato e questo mi ha condizionato un pò dal punto di vista morale, ma non c’è stato nessun attrito con il direttore sportivo Tare. C’è stata solo questa parentesi. Senza infortuni avremmo centrato la Champions al 101%». Parole di stima poi per i suoi ex giocatori. «È un gruppo straordinario. Il progetto è già partito, l’importante è che arrivino giocatori che facciano fare il salto di qualità». Sul palco Reja è stato premiato dall’ex Golden Boy, Gianni Rivera, di cui il goriziano ha un ricordo personale non felicissimo. «Dopo cinque anni di Napoli e tre di Lazio, Edy è un uomo fortunato – ha sorriso Rivera – è sopravvissuto a due presidenti eccezionali, chissà cosa farà dopo, potrebbe capitargli la Nazionale quando Prandelli si stancherà».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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