Perdere così proprio no. Sarà anche una competizione Uefa di seconda fascia e il Napoli sarà anche quello delle seconde linee, ma essere sconfitti dal Dnipro così come è successo iersera è troppo. Vabbene, vogliamo dire che rispetto al tonfo in casa del Psv si è vista una squadra più motivata e molto più agguerrita, ma il risultato finale ha detto che gli azzurri hanno pagato nuovamente dazio contro una formazione che sinceramente non è sembrata così impossibile da battere. O almeno da tenere testa. Certo è che se si comincia e dopo neanche settanta secondi si va sotto per i soliti problemi sui calci piazzati allora diventa tutto più difficile. Partire già con un gol di svantaggio non è facile per nessuno, soprattutto per un gruppo che gioca insieme solo nel giovedì di Coppe mentre in campionato resta quasi sempre a guardare. Il calcio poi è strano. Nel momento in cui il Napoli sembrava poter pareggiare i conti, il Dnipro ha raddoppiato grazie ad un’uscita sbagliata di Rosati a pochi minuti dal termine del primo tempo. Una doccia fredda che ha reso l’ambiente un po’ troppo nervoso e per poco Fernandez non si faceva espellere per una testata ad un avversario. Naturalmente adesso partiranno i soliti processi a Mazzarri. In tanti lo attaccheranno per aver mandato nuovamente in campo il Napoli delle seconde linee evidenziando che l’Europa League non interessa. Lo metteranno in croce perché ha inserito Cavani e Pandev solo nella ripresa invece di schierarli dal primo minuto. Nessuno, però, ha messo in conto che dovendo affrontare il Chievo dopodomani sera sarebbe stato troppo azzardato rischiare dall’inizio il Matador e il macedone. L’uruguagio, neanche è entrato al posto di Vargas, ha subito fatto tremare le gambe ai difensori colpendo anche un palo dopo undici minuti. Con lui in campo si è vista un’altra partita. Avesse accorciato le distanze subito, si sarebbe anche potuto tentare la rimonta. Ma nel calcio ci vuole anche fortuna, purtroppo la dea bendata ha preferito baciare i padroni di casa. Sì perché oltre i due gol, arrivati in modo simili, non è si è vista alcuna superiorità. Anzi, dopo il riposo si è visto solo il Napoli. Il Dnipro, giustamente, si è messo dietro e alla prima distrazione ne ha approfittato per chiudere praticamente i conti. Ancora una volta in maniera incredibile. Anche se le chiusure della difesa hanno lasciato un poco a desiderare. Soprattutto in occasione della terza rete dei padroni di casa. Il rigore conquistato e realizzato da Cavani aveva fatto sperare in un finale gioioso ma, purtroppo, il Dnipro ha tenuto bene e incassando il terzo successo consecutivo che gli permette di stare in vetta alla classifica a punteggio pieno. L’unica buona notizia della serata è che l’Aik ha pareggiato in casa del Psv dando così la possibilità al Napoli di restare ancora in corsa per la qualificazione ai sedicesimi. Gli olandesi, infatti, sono a quattro punti in classifica ad una sola lunghezza di vantaggio. Dovendo venire a giocare al San Paolo, così come il Dnipro, è ancora tutto possibile. A patto che non si prenda gol subito. Altrimenti diventa tutto più difficile.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
La Redazione
M.V.
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