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Evasione fiscale e scommesse, bufera nel calcio

Il procuratore Palazzi «Deferimenti pronti» A maggio primo processo

Un’altra tempesta sul calcio. Dalle inchieste sulle scommesse, portate avanti da tre Procure (Cremona, Napoli e Bari), a un nuovo filone aperto dai magistrati di Piacenza che indagano sul crac del club emiliano: 21 procuratori calcistici, noti e meno noti, indagati con l’accusa di aver evaso il Fisco per almeno due milioni di euro. Un argomento scottante che il capo della Procura della Figc, Stefano Palazzi, ha cominciato a seguire nello scorso dicembre.
I procuratori
Alcuni dei principali procuratori di calcio sono indagati per evasione fiscale. L’indagine era cominciata nello scorso dicembre sulla scorta dell’inchiesta per il fallimento del Piacenza. La Guardia di Finanza ha scoperto un «sistema» di frodi finalizzato all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Fra gli indagati della procura piacentina molti nomi illustri: da Claudio Pasqualin ad Alessandro Moggi, da Silvano Martina ad Oscar Damiani, passando per Roggi junior, Tinti, Pastorello e i Bonetto.
La società piacentina «per esercitare un maggiore richiamo sui calciatori, si accollava i costi relativi ai loro procuratori. Con questo sistema i costi di competenza dei calciatori, per l’attività svolta dai loro procuratori sportivi, venivano sostenuti dalla società di calcio». Secondo l’inchiesta, i costi non deducibili accertati ammontavano a circa 345.000 euro, le ritenute Irpef non operate e l’Iva non versata superiori, entrambe, a 700.000: poi l’Iva dovuta, superiore a 160.000 euro. La Guardia di finanza accertò anche una base imponibile Irap sottratta a tassazione superiore a un milione di euro e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un altro milione e più. Le accuse sono state respinte per ora da Claudio Pasqualin, uno dei più noti fra i procuratori finiti sotto inchiesti: «Non ho commesso alcun illecito, ho verificato nella mia contabilità».
Le scommesse
«I giocatori interrogati sono sereni? Noi parleremo con i deferimenti». Dopo l’ennesima settimana di audizioni – la penultima di questa prima fase visto che la Procura federale intende chiudere gli interrogatori giovedì prossimo – le dichiarazioni del procuratore Stefano Palazzi tracciano scenari nefasti per le squadre e i calciatori coinvolti nello scandalo del calcioscommesse. I deferimenti sono in arrivo. Ci sarà da attendere al massimo la prima settimana di maggio, ma arriveranno. Almeno quelli legati all’inchiesta condotta dal pm di Cremona Di Martino. «Abbiamo programmato l’attività in tronconi – ha spiegato Palazzi – ciò che è stato definito in base al materiale ricevuto lo chiuderemo al più presto». Il primo processo potrebbe avere quindi inizio già a metà maggio con l’obiettivo di non sovrapporlo mediaticamente all’Europeo di giugno. Al termine del torneo continentale si darebbe poi il via alla seconda tranche (la terza se si considera il processo della scorsa estate) con gli atti delle Procure di Bari e Napoli. «Sarà un periodo intenso – dice Palazzi – ma siamo attrezzati. Ringrazio il pm Di Martino, ma anche Laudati e i colleghi napoletani che stanno svolgendo un gran lavoro. Siamo costantemente in contatto con loro, hanno una sensibilità eccezionale riguardo i problemi tempistici della giustizia sportiva».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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