Quando si (ri)comincia, non si finisce più: da sabato a Natale è un pallone che rotola in continuazione e squadre che salgono sugli aerei, decollano e atterrano; poi ripartono, tornano a casa, volano ad oltranza. E’ il calcio del Terzo Millennio: il Napoli s’è fermato ieri, ma è stata una illusione: perché sabato sera gioca a Torino, poi rientra a fine gara e domenica mattina sarà (dovrebbe) essere di nuovo a Castelvolturno, per lasciare a Mazzarri la possibilità di preparare la sfida di Europa League contro la Dnipro. Mercoledì mattina si va in Ucraina, si gioca al giovedì sera, si rientra nella notte; venerdì, ore undici, tutti in campo, pensando al Chievo, che la società ha deciso di accogliere con prezzi assai popolari: dieci euro la curva, venti la «Laterale», venticinque i Distinti, trenta la «Nisida», sessanta la «Posillipo» e centocinquanta nella tribuna d’onore.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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