Prima trasferta per gli azzurri per questa seconda gara del girone F di Europa League. E tocca ancora ad un’olandese, due anni dopo il confronto con l’Utrecht, incrociare il ferro con Cavani & Co., con il Matador che, però, partirà dalla panchina, per far spazio a Edu Vargas a guidare l’attacco. L’assenza dell’uruguagio contro di gli uomini di Dick Advocaat non è stata presa proprio di buon genio dai media olandesi che, per questo motivo, addirittura parlano di un Napoli che “non prende sul serio l’Europa League”, ma il cui successo a Genova è stato seguito con molto interesse. Molto sul serio in Europa, invece, sembra voler fare la compagine orange, reduce da un sonoro 6-0 rifilato al Venlo in trasferta domenica scorsa, che le è valso la conquista della terza posizione in classifica a quota 15 punti, in condominio con l’Ajax, a sole tre lunghezze di distanza dalla capolista Twente e a due dalla seconda Vitesse, a 7 giornate dall’inizio del campionato.
Il PSV, che approda nella competizione europea da vincitore della Coppa d’Olanda, è una squadra compatta, ma anche giovane, frutto del buon lavoro prodotto dall’ex ct della nazionale russa, così come ha ricordato Rudy Krol, storico libero azzurro dei primi anni ’80, nonché pilastro dell’Olanda del cosiddetto “calcio totale” degli anni ’70. Per il match contro il Napoli l’attacco si affiderà molto probabilmente a due autentiche punte di diamante: il belga Mertens ed il giovanissimo Jürgen Locadia, fresco di debutto nella Eredivisie proprio domenica scorsa a Venlo. Il diciannovenne di origini caraibiche, nazionale under 20, in soli 22 minuti ha messo a segno una bella tripletta, ottenendo un bel complimento da parte dello stesso Advocaat: “Jürgen è uno che pensa veramente come un attaccante. ” e si prepara a firmare un contratto che lo legherà al club biancorosso fino al 2017, vale a dire per altri tre anni. A dar ordine al centrocampo ci sarà invece una vecchia conoscenza per il calcio italiano, quel Mark Van Bommel che è stato un autentico baluardo della metà campo milanista la stagione scorsa e che risultò un vero e proprio muro opposto agli attacchi degli azzurri dopo l’espulsione di Ibrahimovic nella gara di ritorno a S. Siro. L’ex rossonero era rientrato proprio domenica scorsa dopo aver scontato un turno di squalifica, frutto di 5 ammonizioni accumulate in altrettante giornate di campionato.
Gli olandesi contano giovedì di riscattare un’apertura di Europa League non proprio esaltante, cioè il passivo di 2-0 rimediato il 20 settembre in Ucraina, contro un Dnipro risultato “Troppo forte per il PSV, che sostanzialmente non è mai riuscito ad essere incisivo”, così come commentato dallo Handelsblaad. E per questo riscatto faranno affidamento anche sul fattore campo, Il Philips Stadion, lo stadio degli Europei del 2000, una bomboniera da 35mila posti, l’ accesso al quale non sarà semplicissimo per le tifoserie ospiti. E di questo se ne sono ben resi conto, proprio in questi ultimi giorni, i tifosi azzurri, costretti ad acquistare i titoli d’accesso solo ed esclusivamente on line. Una procedura estremamente restrittiva, giustificata, a quanto pare, dallo scongiurare la presenza nell’impianto sportivo di persone in possesso di biglietti falsi, cosa accaduta ad Utrecht nel 2010. Ma, curiosamente, l’accesso al Philips Stadion non sarà facile neanche per i sostenitori dell’Aik Solna, visto che, per la gara contro gli svedesi, prevista per il 25 ottobre, è stata decisa una distribuzione limitata di tagliandi ai sostenitori ospiti: non più di 1600, mentre dalla Scandinavia si sarebbero già organizzati in più del doppio, con tanto di volo e trasferta prenotati molto per tempo. Risultato? Ne è scaturita una particolare forma di protesta da parte dei tifosi noti col soprannome di Black Army: un boicottaggio d’acquisto annunciato nei confronti dei televisori Philips, della birra Heineken e di qualsiasi altro prodotto di nazionalità olandese, il tutto attuato con solennità alle ore 18 di oggi, 2 ottobre, per mezzo di una lettera semiseria consegnata all’Ambasciatore olandese Philip de Heer a Stoccolma. Funzionerà?
Maria Villani
