Chi si aspettava un girone “morbido” sarà rimasto deluso: a Nyon, nonostante fosse stato inserito tra le teste di serie, il Napoli di Gattuso ha pescato un gruppo di certo non proibitivo (d’altronde i partenopei sono tra le grandi favorite per la vittoria finale, almeno stando alle quote antepost dei bookmakers elencati su gambler.biz ma comunque con avversari di buon livello e da non sottovalutare.
Coi baschi della Real Sociedad, squadra che è stata in corsa per la qualificazione in Champions League fino alle ultime giornate nell’ultima Liga, ci si giocherà probabilmente il primato nel girone: ma Rijeka e, soprattutto, AZ Alkmaar hanno le carte in regola per creare qualche grattacapo. Andiamo a scoprire meglio le tre rivali del Napoli in Europa League.
Real Sociedad (Spagna)
Come accennato in precedenza, i ragazzi di Imanol Alguacil sono rimasti in corsa per la Champions League fino alle ultimissime giornate, prima di chiudere con un comunque positivo sesto posto (è stata raggiunta anche la finale di Coppa del Re, contro l’Athletic Bilbao, ancora da disputare). A San Sebastian, il Napoli si troverà di fronte una squadra dal gioco organizzato e d’iniziativa, come d’altronde nel dna della stragrande maggioranza delle squadre spagnole.
La Real Sociedad gioca spesso col 4-3-3 e può contare su elementi di assoluta qualità in rosa: il riferimento va ovviamente a David Silva, arrivato a San Sebastian dopo 10 anni di Manchester City caratterizzati da tante vittorie e dopo il gran rifiuto alla Lazio, ma anche a Mikel Oyarzabal. A 23 anni è considerato uno dei maggiori talenti del calcio spagnolo (conta già 7 presenze in nazionale), in passato è stato anche accostato al Napoli. Classe purissima, solitamente è accompagnato da un centravanti “puro” (Willian José o lo svedese Isak), ha fiuto del gol e visione del gioco come dimostrano i 12 gol e 12 assist della scorsa stagione. Occhio anche allo sgusciante Portu e all’esperienza di Monreal, ex Arsenal.
AZ Alkmaar (Olanda)
E’ proprio l’AZ la squadra che potrebbe rivelarsi più insidiosa del previsto in ottica qualificazione. Il club di Alkmaar ha chiuso al secondo posto l’ultima Eredivisie, guadagnando quindi il diritto di giocare i preliminari di Champions League (è arrivato poi il k.o. contro la Dinamo Kiev). Arne Slot schiera un 4-3-3 di “pura” tradizione olandese, vuole un pressing alto e costante ma è ugualmente attento alla fase difensiva (miglior difesa nell’ultimo campionato olandese).
Gli ultimi incroci con le squadre olandesi non sono stati felicissimi per il Napoli (una vittoria nelle ultime sei), con l’AZ non ci sono precedenti. Occhio a Midtsjo, mezzala norvegese seguita da vicino da Giuntoli, e a Stengs. 22 anni, esterno destro d’attacco, 5 gol e 8 assist in Eredivisie lo scorso anno, è considerato come uno dei giovani più promettenti del campionato locale.
Rijeka (Croazia)
Sulla carta siamo di fronte alla “Cenerentola” del gruppo, ma al Rijeka non fanno di certo difetto qualità individuali e gioco offensivo. Forse anche troppo offensivo, visto che i problemi in difesa di fatto hanno relegato il Rijeka al terzo posto finale nell’ultima edizione del campionato croato. E’ per questo motivo che quest’anno il tecnico, il 37enne Simon Rozman, ha modificato l’assetto tattico puntando su una difesa a 3 che, di fatto, diventa a 5 in fase difensiva. Si tratta comunque di uno scontro a suo modo storico, visto che il Napoli per la prima volta nella sua storia affronterà una squadra croata. Il punto di riferimento in campo del Rijeka è Andrijasevic: classe ’91, si tratta di un centrocampista offensivo che può essere utilizzato sia da seconda punta che da mezzala grazie alle sue importanti doti tecniche.
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