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Eurogol di Insigne: «Mi carica per Torino»

Un capolavoro del talento del Napoli regala all’Under 21 la qualificazione

Quando saluta Luca Marrone, il suo compagno di nazionale, ma da oggi rivale per lo scudetto, Lorenzo Insigne gli ripete quello che più volte gli ha detto in questa settimana di ritiro insieme: «Tanto l’imbattibilità voi della Juve la perderete contro di noi». La gioia degli azzurrini e di Lorenzo è legittima. Il clima è quello della grande impresa, con tanto di gavettone finale che non risparmia neppure il bravo Devis Mangia. «Sì, da oggi potrò finalmente cominciare a pensare a Napoli-Juventus. Ma fino ad ora i miei unici pensieri sono stati per l’Under 21, per questa qualificazione a cui tenevo davvero tanto», spiega il fenomeno che ieri ha indossato la maglia numero 10 dell’Italia.
La meccanica del gol «alla del Piero» di Lorenzo Insigne è facile facile: è partito da una posizione di partenza leggermente decentrata a sinistra sul limite dell’area, ha fatto un mezzo passo verso il centro (tenendo come riferimento il dischetto del rigore), un mezzo dribbling a rientrare, e il destro a giro con l’interno del piede, con la palla che è andata a morire all’incrocio, sul lato del palo più lontano, cioè il destro rispetto a chi guarda, il sinistro del portiere. Per scriverlo si perde un sacco di tempo. Per realizzarlo, chiamandosi Lorenzo Insigne, quello stesso tempo si cancella in un istante di pura bellezza.
Se il suo idolo è Alex Del Piero è giusto così. È giusto che il suo gol, forse tra i più belli realizzati fin qui dal campioncino di Frattamaggiore, sia quasi una copia dei più bei capolavori di Pinturicchio. Le finali europee sono in programma a ridosso della Confederation Cup: «Se potessi scegliere preferirei andare in Israele con l’Under 21 perché sono molto affezionato a questa squadra. Sono davvero contento per questa qualificazione, siamo un gruppo eccezionale». Lorenzo Insigne è fatto così: mette davanti a tutto sempre e solo la squadra. E mai se stesso. E allora non è un caso che la dedica sia «per la famiglia, per la mia Jenny e a mio figlio che nasce ad aprile», come si era già intuito con il gol festeggiato col pollice in bocca. Nessuno dei familiari lo ha seguito a Kalmer. «È felicissimo, per lui questo è il modo migliore per preparare la gara con la Juve», spiega Antonio Ottaiano, uno dei suoi manager.
Walter Mazzarri ha dopo poco concluso il suo allenamento a ranghi ridotti con quel che resta del suo Napoli in giro per il mondo, quando Lorenzo Insigne realizza la magia che accompagna l’Italia Under 21 in Israele, nella fase finale dell’Europeo. Il capolavoro della Guldfageln Arena non farà, di sicuro, cambiare idea a Mazzarri: in campo a Torino andrà Pandev, l’unico dei nazionali ad aver avuto più giorni per riposare e per prepararsi al big match di Torino. Da lunedì pomeriggio si è aggregato a Castelvolturno, cominciando la preparazione, studiando soluzioni e avversari. Mazzarri darà il bentornato a Insigne questo pomeriggio: il volo della Svezia non è così estenuante come quello che invece attende gli svizzeri impegnati vittoriosamente (2-0) ieri in Islanda. Behrami, Dzemaili e Inler sono attesi a Capodichino solo dopo le 18, dunque prima di domani non si aggregheranno alla comitiva che lavora nel quartier generale di Castelvolturno. Torna oggi, col muso lungo per il ko interno che allontana la Slovacchia dai Mondiali (1-0 per la Grecia) Marek Hamsik. Britos, come previsto, tornerà a essere disponibile solo per la gara di Europa League.
Della diaspora dei sudamericani si è già detto moltissimo: gli argentini e Cavani rientreranno in Italia solo nella tarda serata di domani. Insomma, i conti sono molto semplici da fare: Walter Mazzarri riavrà la squadra al completo soltanto venerdì. Per tutti il tecnico toscano ha preparato, insieme a Pondrelli, dei piani personalizzati di recupero.
Ovvio che sono Campagnaro e Cavani, più di tutti, gli osservati speciali perché destinati ad andare in campo fin dal primo minuto contro i bianconeri e perché reduci da lunghi voli. Il Matador, «per gentile concessione» del ct dell’Uruguay Tabarez ha tirato un po’ il fiato (meno di quanto previsto) nella gara di La Paz: è entrato in campo solo al 36’ del primo tempo, con la Bolivia avanti per 2-0 ma non è riuscito a evitare il clamoroso tracollo della Celeste, sconfitta poi per 4-1. Per l’Uruguay a segno Suarez.
Insomma, il tecnico Mazzarri non ha da gioire ma almeno da questa sera vedrà riapparire davanti a sé, disponibile, gran parte della rosa. Il regalo più bello per il suo terzo compleanno sulla panchina del Napoli: la sua avventura in azzurro ha avuto inizio, infatti, il 16 ottobre del 2009. Il Bologna, quel pomeriggio, venne piegato in extremis. Tre anni dopo, il Napoli è lì che si gioca lo scudetto con la Juventus. Dall’alto del primo posto in classifica.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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