Siamo alla rottura tra Manchester City e Carlos Tevez? Martedì sera, nel dopopartita di Bayern- City (vinta dai tedeschi per 2 a 0) sembrava proprio di sì. Roberto Mancini è stato più che categorico, dopo che l’asso argentino, inizialmente in panchina, si sarebbe rifiutato di entrare in campo.
«Quello che gli ho detto resta tra me e lui – ha dichiarato Mancini –Vi posso dire però che se vogliamo migliorare come squadra, come club, Carlos con noi non può più giocare. Con me, ha chiuso. Un calciatore che guadagna tanti soldi e gioca per il Manchester City non può comportarsi così. Non con me. Mai e poi mai. Ne parleròcon il presidente e sarà lui a decidere. Credete che i giocatori di club come Bayern, Milan o Manchester United si comportino così? Ve lo dico io: no. E deve essere così per tutti».
IL COMUNICATO –Parole che lasciano pochi margini di manovra. Ieri, Tevez ha cercato di rientrare con un comunicato che però non convince appieno il City.«Mi sono riscaldato ed ero pronto a scendere in campo– si legge –Non è il momento questo per entrare nei dettagli, ma voglio sottolineare che non mi sono rifiutato di entrare. C’era confusione in panchina e credo che le mie parole sono state fraintese. Resto a disposizione del club».
Mancini e la società voglionousare la linea dura. Pronte le sanzioni: due settimane di sospensione per Tevez, che poi resterà ai margini della squadra a tempo indeterminato. Salvo clamorosi ripensamenti, il tecnico non lo utilizzerà più, neanche in caso di emergenza. E una bella multa è pronta anche per Dzeko, che aveva contestato la sostituzione di Monaco di Baviera.
IL FUTURO –Il problema di Tevez è il solito. L’argentino è rimasto sul mercato tutta l’estate ed offerte concrete non ce ne sono state, salvo quella del Corinthians (guarda caso, il vecchio club del suo consulente/ amico Kia Joorabchian). I brasiliani avrebbero messo sul piatto 45 milioni, ma poi tutto si è arenato, facendo pensare che forse, più che un’offerta, era un tentativo di smuovere le acque da parte di Joorabchian e vedere se vi erano altri acquirenti. L’ipotesi più accreditata ( salvo una mega offerta dal golfo o dal solito Anzhi Makhchakhala) è quella di un prestito a gennaio.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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