Il City di Mancini vola in Coppa di Lega ma all’orizzonte vi sono magagne legali. Secondo quanto scrivono i giornali inglesi vicini a Carlos Tevez, l’argentino starebbe meditando un’azione legale. Su quali basi? Mobbing, diffamazione, chi più ne ha più ne metta. Tevez accuserebbe Mancini di avere detto il falso affermando che il giocatore si era rifiutato di scendere in campo. Una tesi accusatoria difficile da provare – al di là dei fatti, bisognerebbe anche provare che Mancini ha agito in malafede – ma che trova un minimo conforto nello stessa procedura disciplinare del City, che ha sanzionato il giocatore su cinque punti tra cui il rifiuto di riscaldarsi ma non il rifiuto di andare in campo. Sottigliezze legali? Forse. Ma Tevez e i suoi intendono giocare tutte le carte a disposizione.
Non ultima quella del mobbing. L’idea dei legali di Tevez sarebbe la seguente: il City ha messo sì in vendita il giocatore in estate ma ad un prezzo troppo alto, 40 milioni. Perché troppo alto? Perché se Tevez fosse veramente un giocatore che il club valuta 40 milioni allora non lo metterebbe fuori rosa. E quindi sarebbe tutta una gigantesca ripicca: prima rifiutano ogni offerta per Tevez poi gli impediscono di giocare e, addirittura, lo multano. Non solo, ma affermando di non volerlo lasciare andare se non a titolo definitivo e se non a 40 milioni, gli impediscono anche di guadagnarsi il pane altrove. Fantalegge? Si vedrà. Di certo ad Abu Dhabi sono tutti schierati compatti con Mancini e Khaldoon, l’amministratore delegato, l’uomo di fiducia dello sceiscco Mansour.
A SEGNO L’ITALIANO SCAPUZZI – Intanto, mentre Tevez era in centro a Londra a fare shopping in Bond Street (zona di gioiellierie), il City scendeva in campo in Coppa di Lega a Wolverhampton. Come prevedibile, Mancini schiera le seconde linee, tra cui l’attaccante Scapuzzi, schierato in trincea assieme a Dzeko e Johnson. Balotelli in panchina e City sotto di un gol al 18′ con Milijas che gira in rete in mischia. Poi, nel giro di quattro minuti – dal 37′ al 40′ – si scatena tutta la furia degli ospiti. Prima Johnson gonfia la rete con una botta dal limite. Poi Johnson inventa un assist per Nasri che fulmina il portiere con un diagonale. Infine tocca a Dzeko indirizzare in rete la breve respinta di De Vries su bella conclusione di Scapuzzi. E proprio Luca Scapuzzi, 20 anni, scuola Milan, «l’altro» bomber italiano trova il gol nella ripresa fissando il 4-1. Poco dopo Scapuzzi serve Dzeko per il 5-1. Del nuovo entrato O’Hara il gol della bandiera.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro