Neanche il tempo per tirare il fiato e il Chelsea riparte, con la patata bollente che passa a Roberto Di Matteo. L’ex laziale, da braccio destro di André Villas Boas ha preso in mano la squadra domenica dopo l’esonero del portoghese e questa sera è già impegnato a Birmingham nel replay degli ottavi di finale di FA Cup (all’andata finì 1-1). L’opinione pubblica descrive un Chelsea alla deriva, dilaniato da fazioni nello spogliatoio, con i vertici societari pieni di «yes-men» e in cima un Roman Abramovich che cambia idea in continuazione. Giudizio severo, ma è certo che Stamford Bridge è in subbuglio (e tra otto giorni c’è il Napoli di Mazzarri).
«Le ultime 24 ore sono state molto difficili per molti di noi – ha dichiarato ieri Di Matteo – André aveva portato tante buone idee in questo club e credo che tutti noi potremo trarre beneficio dal suo lavoro. Mi ha dato soddisfazione lavorare con lui e resteremo amici per il resto della nostra vita. Ma adesso bisogna guardare avanti e devo tirare fuori il massimo dai giocatori che abbiamo».
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