Euroavversarie Napoli- Il Bayern Monaco spaventa gli azzurri

Nell’ultima uscita prima di Na­poli, Ribery e soci hanno allungato a +5 in te­sta alla Bundesliga. Contro un Hertha morbi­do e dolce come una pastiera, è bastato un quarto d’ora per ricaricare il Bayern che era arrivato alla sosta con la lingua di fuori, ri­schiando di cadere a Hoffenheim (0-0) dopo dieci vittorie di fila senza prendere gol, nè in campionato nè in Champions.

LA PARTITA – Pronti, via e l’ex Kraft annega su­bito sotto lo tsunami scatenato da Schwein­steiger e soprattutto da Ribery che, in due minuti, prima carica il destro basso e ango­lato di Gomez stretto tra due difensori sulla lunetta, e poi raddoppia personalmente gi­rando sotto misura l’assist dal fondo di Boateng. Il francese sguscia dappertutto e serve a Schweinsteiger il pallone che rimanda a casa i berlinesi già dopo 13′. Nella ripresa sarà ancora un balletto in area di Ribery a procacciare per Gomez il rigore del 4-0 insaccato sulla destra di Kraft. Rigore pe­raltro dubbio, ma la caduta del francese nel tentativo di incunearsi tra due avversari era molto spettacolare. Con una mira migliore e senza le prodezze di Kraft, i gol sul groppo­ne dell’Hertha potevano essere almeno il doppio, perché alla fine sono state contate ben 18 chiare occasioni dei padroni di casa, una ogni cinque minuti.

MONOLOGO – Si è giocato solo nella metà cam­po berlinese, con il 66 per cento di possesso palla per la squadra di Jupp Heynckes che ha centrato il 92 per cento dei passaggi e vinto il 57 per cento dei costrasti. E’ stato un mo­nologo del Bayern, con un pressing sempre molto alto e aggressivo, che non ha mai fatto aprire bocca agli avver­sari. E dire che l’Hertha ave­va perso solo una volta nelle altre quattro trasferte. Mai, nelle sue due precedenti esperienze sulla panchina ba­varese, Heynckes aveva avu­to un avvio di stagione così. Le statistiche di­cono che è il miglior Bayern degli ultimi tren­t’anni. Cancellati i record di Trapattoni, Hitz­feld e Van Gaal.

NEUER IMBATTIBILE – « Dopo la chiamata in Na­zionale, i ragazzi si sono concentrati di nuo­vo sul Bayern – ha commentato Heynckes –Tutta la squadra è al top. Bravi senz’altro Ri­bery, Schweinsteiger, Kroos e Boateng, ma anche gli altri hanno ottimo rendimento. Sol­tanto all’88’ abbiamo concesso un attacco al­l’Hertha». E’ stata una punizione spiovente respinta di pugno da Neuer fino a quel mo­mento inoperoso. Il portierone ex Schalke è imbattuto da 1.108 minuti. L’ultimo a trafig­gerlo è stato il 7 agosto il borussiano De Ca­margo nella prima giornata della Bundesliga.

BOATENG COME MAICON– L’assenza del lungo­degente Robben è stata colmata dallo sposta­mento sulla fascia, come nella Germania, dell’eclettico difensore Jerome Boateng. Il fratellastro del milanista Prince ha giocato nella posizione solitamente occupata da Ra­finha. L’ex genoano guarito da un problema muscolare era in panca con Pranjic e Peter­sen. Il Boateng di ieri ha costruito e attacca­to in continuazione sull’out destro lasciato li­bero dagli accentramenti di Muller, ha sfio­rato il gol con un bolide rasoterra e ricorda­to, per qualità e potenza, il Maicon dei tempi di Mourinho.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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