Prova autorevole del Manchester City, che domina dall’inizio alla fine un raffazzonato Villarreal e si porta a casa 3 punti pesantissimi, che permettono alla truppa di Mancini il sorpasso momentaneo ai danni del Napoli.
MISERIA E ABBONDANZA– Il Sottomarino giallo si presenta con i pochi arruolabili a disposizione. Privo di ben otto pedine fondamentali, tra le quali i tre attaccanti Giuseppe Rossi, Nilmar e Marco Ruben, il povero Juan Carlos Garrido si vede costretto a reinventarsi un improvvisato 4-2-3-1, con il bomberino della squadra filial Joselu, 7 reti in Segunda División, a cercare fortuna nelle rare ripartenze a disposizione. Può permettersi, invece, il lusso della scelta il Mancio, che oltre a Tevéz, messo in quarantena dopo il grande rifiuto contro il Bayern, può permettersi di rinunciare anche a gente come Barry, Dzeko e Agüero, protagonista del polemico finale del «City of Manchester», di due settimane fa, con la sua rete decisiva e il successivo, discusso festeggiamento. Spazio, quindi, a uno speculare 4-2-3-1, con la conferma dell’ex blaugrana Yaya Touré sulla linea delle mezze punte, Nasri e David Silva. Balotelli è l’unico terminale offensivo.
BASTA UN TEMPO– Fin dall’inizio i citizen prendono in mano il pallino di gioco, cercando un paziente palleggio, alla ricerca dello spiraglio giusto per colpire. Gli amarillos fanno di necessità virtù e si chiudono in attesa dell’improvvisa verticalizzazione. I primi a farsi pericolosi, però, sono proprio i padroni di casa, che ci provano con il vivace Hernán Pérez, che spara da fuori senza impensierire l’attento Hart. Gli inglesi non hanno fretta, e si affacciano nell’area ospite, per la prima volta, al 21′, con un iniziativa solitaria dell’ex gunner Nasri, che si spegne sul fondo. È il preludio del vantaggio del City, che arriva una decina di minuti dopo, grazie a David Silva, abile a rubare palla al limite dell’area per servire Yaya Touré, che infila Diego López con un preciso tiro angolato. Pochi minuti dopo, l’esperto portiere compie un mezzo miracolo su Balotelli, pizzicato però in fuorigioco. L’arbitro concede un minuto di recupero e, proprio allo scadere, Super Mario crolla in area, dopo un contatto con Musacchio. Il signor Proença decide per il rigore e si ritrova circondato da una burrascosa nuvola gialla, che tuona per l’inesistenza del fallo e per la giocata a tempo già scaduto. Ripristinato l’ordine, proprio il centravanti azzurro raddoppia in tutta sicurezza.
MAL DI TESTA – Alla ripresa del gioco, Mancini si ripresenta in panchina con una borsa del ghiaccio che si posa sulla testa. A far passare l’emicrania allo jesino ci pensa ancora Touré, che firma la sua doppietta con un chirurgico tocco, dopo un elegante dribbling su un difensore avversario. Con la partita ormai conclusa, i due tecnici si giocano tutti i cambi, che spezzettano un finale a cui le due squadre non hanno più nulla da chiedere. Meritato successo per i citizen, che riacciuffano il secondo posto del girone A.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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