A.A.A. cercasi Carlos Tevez. Se non proprio disperatamente, perlomeno in tempi brevi e magari aiutandovi con il giochino inventato dal “Sun” per trovare il fuggitivo. Risulta, infatti, ancora ufficialmente “awol” (ovvero, assente senza permesso) l’attaccante argentino, volato in patria lunedì sera per stare con la famiglia malgrado il no di Fausto Salsano (contattato dal giocatore che non riusciva a parlare con Roberto Mancini) e da allora praticamente svanito per tutti, compresi i suoi legali. Il giocatore non solo non si è presentato all’allenamento di mercoledì mattina, ma non ha risposto neppure alla mail del Manchester City, il cui ultimatum scadeva ieri sera a mezzanotte, nella quale gli veniva intimato di tornare per la riunione di lunedì prossimo, dove verrà discusso il suo futuro. “Abbiamo chiesto a Carlos di mettersi in contatto con noi – ha spiegato un portavoce del City alla stampa – ma non abbiamo ancora ricevuto notizie”. A questo punto, l’ennesima multa sembra il minimo della pena per Tevez, anche se le cifre in ballo cominciano a farsi importanti, perché dopo l’ammenda di 400mila sterline per il mancato ingresso in campo contro il Bayern Monaco in Champions League, ora si prospetta una sanzione di almeno 600mila, che porterebbe così il totale a 1 milione. Non solo. A detta di un tabloid (il “Mirror Sports”), il City starebbe pensando di denunciare l’attaccante per danni nel caso in cui fosse costretto a svenderlo per una cifra di molto inferiore ai 40 milioni di sterline della valutazione: in pratica, Tevez dovrebbe pagare la differenza.
SORRISO BALOTELLI — Fortuna che a far tornare parzialmente il sorriso al Mancio ci pensa Mario Balotelli, al debutto come goleador con la nazionale italiana (la prima rete l’ha festeggiata con tre baci al tricolore sulla maglia) e autore di una prestazione da autentico protagonista contro la Polonia: l’attaccante ha confermato di attraversare un stato di particolare grazia, che a Manchester si augurano continui il più a lungo possibile, così da rendere meno problematica per il tecnico l’eventuale assenza di Aguero nel caso in cui il fastidio all’inguine si rivelasse più grave del previsto. E con un SuperMario in queste condizioni, Tevez può pure continuare a fare il ribelle, almeno fino a gennaio.
AGUERO PREOCCUPA — Ma c’è un altro dei bomber argentini del City che tiene in apprensione Mancini: si tratta di Sergio Aguero, vittima di un riacutizzarsi del suo infortunio all’inguine durante un allenamento con l’Argentina e costretto a saltare la gara di qualificazione con la Bolivia (finita 1-1 sotto i fischi del Monumental) e in forse pure per quella contro la Colombia, anche se il City ne annuncia già il quasi sicuro forfait per motivi precauzionali, ricordando l’importanza dei prossimi impegni che attendono la capolista della Premier League, ovvero la partita contro l’imbattuto Newcastle (biglietti già esauriti) e, soprattutto, la sfida decisiva di Champions League contro il Napoli, nella quale City e biancazzurri si giocano il passaggio del turno.
La Redazione
A.S.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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