Partita da dentro o fuori per i ragazzi di Petkovic che risolvono la pratica Estonia nel giro di 30 ‘. L’ex tecnico della Lazio si affida agli uomini più carismatici: Shaqiri, Inler, Behrami e Lichtsteiner, tutti in campo i big per aver ragione della nazionale baltica, appena dietro gli svizzeri nella classifica del girone E. Pallino del gioco in mano ai padroni di casa: Inler tocca molti palloni verticalizzando ora per Shaqiri, ora per Lichtsteiner. È proprio l’esterno bianconero, al 5′, a concludere dalla distanza ben servito da Inler. L’asse Inler – Lichtsteiner funziona; partono dalla destra le ripartenze e le azione offensive degli svizzeri. Petkovic è rilassato e ha ragione: al 14′ sugli sviluppi di un corner battuto da Shaqiri, Schar gira di testa un pallone che tocca il palo prima di infilarsi in rete. La Svizzera legittima la supremazia tecnica giocando a tutto campo e portando i centrocampisti a provare la conclusione: Xhaka ci prova nel giro di tre minuti per ben due volte ma è la seconda volta a trovare la rete, è il 24′ quando col mancino indovina l’angolo e batte Pareiko. Il raddoppio addormenta la partita e permette ai padroni di casa di far girar palla e correre gli avversari a vuoto. Gli estoni mettono il naso fuori dalla loro metà campo al 55′, senza portare, tuttavia, pericoli alla porta difesa da Sommer. L’ingresso in campo di Ojamaa ha il merito di scuotere, almeno apparentemente, i suoi. Il pallino del gioco è sempre in mano alla formazione di Petkovic che al 67′ a una buona opportunità di portare a tre le reti: Shaqiri si costruisce da solo l’occasione, ma la conclusione è bloccata da Pareiko. C’è però il suo zampino nell’azione del 3-0: è l’80’ quando il trequartista dell’Inter protegge col corpo la palla in area, prima di servire Seferovic e permettere all’attaccante di scaricare un violento mancino alle spalle dell’incolpevole Pareiko. Vittoria facile per la Svizzera che permette a Petkovic di respirare: unico neo l’infortunio accorso a Lichtsteiner al 75′, colpito duro sulla coscia destra e sostituito da Widmer. Migliore in campo Xherdan Shaqiri, variabile impazzita e autore di ben tre assist. Positiva la prestazione di Inler, che agendo da vertice basso di centrocmapo, si è ben disimpegnato nel ruolo di interditore. Apprezzabile in fase di palleggio anche la prova dell’ex Napoli Behrami, muso lungo per Blerim Dzemaili rimasto in panchina per tutti i 93′ di gara.
Francesco Gambardella
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