C’era un po’ di Milan nella partita che chiudeva la prima giornata di questi campionati europei. Da una parte Andriy Shevchenko, in Italia dal ’99 al 2006, a guidare l’attacco ucraino, trasformatosi per sopraggiunta età in punta centrale; dall’altra uno Zlatan Ibrahimovic catalizzatore, come nel Milan, di tutte le manovre offensive. Se da una parte i padroni di casa possono contare sul talento e l’esperienza di “Sheva” e Anatoliy Tymoshcuhk, accostato in questa sessione di mercato al Napoli, dall’altra “Ibra” resta il giocatore di maggior talento impiegato in questa competizione da trequartista! Proprio Shevchenko si divora al 23’ una grandissima occasione; trovatosi a tu per tu con Isaksson, conclude di destro ciabattando sul fondo. Ancora Shevchenko propizia una buona occasione al 38’; il suo tiro respinto da Isaksson si impenna e l’ex Milan rimette al centro per Yarmolenko che spara a colpo sicuro ma è ancora l’ex portiere della Juventus a salvare. La risposta svedese manco a dirlo porta la firma di Zlatan Ibrahimovic che un minuto dopo, a colpo sicuro di testa, colpisce il palo lungo alla sinistra del portiere. Nella l’approccio alla gare degli scandinavi è diverso: al 51’ Ibra porta in vantaggio i suoi finalizzando in rete un assist di Kim Kallstrom. Ma come nelle più belle favole, un acciaccato Shevchenko, dapprima pareggia i conti e poi porta in vantaggio i suoi. L’eroe di casa, appena 36enne, sfrutta a dovere un cross dalla destra di Yarmolenko e di testa anticipa un altro ex Juve, Mellberg, battendo un incolpevole Isaksson; poi al 60’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo anticipa proprio il suo erede rossonero, Ibrahimovic, e di testa buca il primo palo. Le occasioni per pareggiare vi sarebbero ma né Ibra e né Mellberg riescono a trovare il varco giusto. Termina 2-1 con lo “Zar” d’Ucraina protagonista; mai avrebbe sognato serata migliore.
A cura di Francesco Gambardella
