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EURO 2012- Si parte in quarta a Cracovia: 1-1 e due espulsioni tra Polonia e Grecia

La partita inaugurale, accompagnata da una degna Cerimonia d'apertura, regala emozioni e colpi di scena

Non è rimasto deluso chi si aspettava scintille, quest’oggi, per la gara inaugurale dell’Europeo 2012 in Polonia e Ucraina. Allo Stadio Nazionale di Cracovia, tra i padroni di casa polacchi e la Grecia del portoghese Santos, nonostante il livello tecnico non eccelso delle due compagini, si è visto un pareggio divertente e l’1-1 maturato al 90′ è il giusto resoconto di un primo tempo di marca polacca ed una seconda frazione di gioco degnamente condotta dagli ellenici. Lo spettacolo, nonostante il calcio d’inizio fosse previsto per le 18.00, è iniziato con largo anticipo: oltre alla festa che impazza per le strade della città di Cracovia da ormai svariati giorni, suggestiva è stata la Cerimonia di inaugurazione.

Nell’organizzazione dell’evento c’è lo zampino di un italiano, Mario Balich, imprenditore veneziano che con la sua Filmmaster Events (brand leader nell’organizzazione di grandi eventi) ha aggiunto al suo palmarés, dopo le cerimonie dell’apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e l’inaugurazione dello Juventus Stadium, anche la massima competizione calcistica europea. Lo show, 12 minuti di coreografia che ha impegnato 800 figuranti volontari provenienti da tutto il Mondo, è stato un omaggio alla tradizione europea e alle nuove tendenze, con il famoso pianista ungherese (nonchè ex nazionale di futsal nel suo Paese) Adam Giorgy che ha suonato lo “Studio Opera 25, numero 11 in La maggiore” di Chopin, coadiuvato da un gruppo di dj che hanno mescolato quindi il Classico ed il Moderno.

La competizione, giunta alla sua quattoricesima edizione (per la terza volta con doppio paese ospitante), promette un livello tecnico molto alto, forse maggiore addirittura di quello del Mondiale (eccezion fatta per qualche sudamericana, le migliori nazionali del Pianeta sono europee). Le candidate alla vittoria finale sono, oltre ai campioni in carica della Spagna, sempre temibili nonostante qualche defezione nella rosa di Del Bosque, la nuova Germania multietnica, la giovane e frizzante (specie dalla cintola in sù) Olanda, oltre alle storiche Italia (quarta nel ranking europeo ma martoriata da problemi fisici e psicologici), Inghilterra (da sempre un enigma in queste competizioni, nonostante una discreta qualità della rosa) e Francia; ma attenti alla voglia di Polonia ed Ucraina, paesi ospitanti, alle nuove stelle russe, al Portogallo di CR7 e a quella vecchia volpe del Trap, c.t. dell’apparentemente meteora Irlanda.

Come inizio non c’è male: infatti quest’oggi Polonia e Grecia hanno regalato ai 60.000 tifosi presenti (4.000 ellenici) e ai milioni di telespettatori collegati con lo Stadio Nazionale di Cracovia una partita combattuta, piena di agonismo, colpi di scena ed, inevitabilmente, qualche errore. La prima frazione di gioco è di marca prettamente polacca, che, specie nei primi 20′ mette in seria difficoltà la compagine avversaria che subisce le sfuriate dell’asse Piszczek- Blaszczykowski- Lewandowski, cuore di questa Polonia e del Borussia Dortmund Campione di Germania. Al 17′, proprio sull’out destro, si concretizza il meritato vantaggio dei ragazzi di mister Smuda: Capitan Blaszczykowski guadagna il fondo dopo una sgroppata terrificante e serve col contagiri un pallone che lo spietato Lewandowski (quest’anno 30 reti ufficiali con la maglia del Borussia, di cui 22 in campionato e la nomination a principe del calciomercato estivo) non può che incornare in rete, alle spalle dell’incolpevole Chalkias. L’assetto difensivo greco sembra scricchiolare e da un momento all’altro la Polonia da’ l’impressione di poter arrivare al raddoppio. Quando poi ci si mette l’arbitro, secondo molti inesperto, Velasco Carballo, che espelle per doppia ammonizione l’ex Milan e Genoa Papastathopoulos (ammonizioni che potevano non starci, specie la prima) e la sfortuna che fa’ infortunare Avraam Papadopoulos, sembra di avviarsi verso un finale già scritto. Ma la Grecia, sotto di una rete all’ingresso negli spogliatoi, ritrova la verve tanto rincorsa per i primi 45′ e grazie alle scelte di Santos riesce a rialzarsi. Kyriakos Papadopoulos, entrato in luogo del suo più anziano (ma molto meno brillante) omonimo, gioca da vero leader e Salpingidis, che invece viene scelto per rimpiazzare ad inizio ripresa il nuovo acquisto del Parma Ninis (molto narcisista e poco concreto negli ultimi metri quest’oggi) non solo segna il gol del pareggio su uno svarione del pessimo Szczesny in collaborazione con l’allegro Wasilewski, ma addirittura procura il rigore che potrebbe voler dire sorpasso e l’espulsione dello sciagurato estremo difensore polacco; correva il minuto 70′. Il fato vuole, però, che Tyton, gigantesco portiere del PSV Eindhoven alla sua sesta con la maglia della nazionale, appena entrato per sostituire l’espulso collega (gli ha fatto posto l’evanescente Rybus) diventi il nuovo eroe nazionale e riesca nel parare l’estrema punizione di capitan Karagounis a pochi secondi dal suo ingresso in campo. Le emozioni, quindi, non sono mancate: fino alla fine la Grecia ha provato a gelare lo Stadio Nazionale ma, alla fine, il pareggio è il risultato più esatto.

Questa sera, per terminare la prima giornata del gruppo A, si affronteranno Rep. Ceca e la nuova potenza Russia (che in amichevole ha battuto per 3-0 l’Italia). Ci aspettiamo ancora tante emozioni e grande spettacolo, in attesa del big match di Domenica che riguarda la nostra Nazionale e le Furie Rosse della Spagna.

POLONIA-GRECIA 1-1. Ecco il tabellino della prima gara dell’Europeo con le pagelle di Iamnaples.it: 

Polonia (4-2-3-1) Szczesny 4; Piszczek 6, Perquis 5.5, Wasilewski 5, Boenisch 5.5; Polanski 6, Murawski 6; Blaszczykowski (C) 6, Obraniak 5.5, Rybus 6 (69′ Tyton 8.5); Lewandowski 6.5. All. Smuda 5.5

Grecia (4-3-3) Chalkias 6; Torrosidis 6, Papastathopoulos 5.5, A. Papadopoulos sv (36′ K. Papadopoulos 6.5) , Holebas 5.5; Maniatis 6, Katsouranis 6.5, Karagounis (C) 6; Ninis 5 ( 46′ Salpingidis 7), Gekas 5.5 (68′ Fortounis 6), Samaras 6. All. Fernando Santos 6.5.

Arbitro:  Carlos Velasco Carballo (SPA) 5.

Marcatori: 17′ Lewandowski; 51′ Salpingidis.

Note: Al 44′ espulso Papastathoupoulos per somma di ammonizioni. Al 68′ Szczesny espulso per fallo da ultimo uomo. Al 70′ Tyton para un rigore a Karagounis.

 

A cura di Mirko Panico

 

 

 

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