Le quattro squadre del girone A tornano in campo per il secondo turno. Grecia e Repubblica Ceca non possono accontentarsi di un solo punto, ma la partita non è semplice da decifrare. I cechi hanno mostrato una difesa lacunosa nella partita d’esordio contro la Russia, la Grecia dal canto suo ha giocato molto chiusa e questa difesa a testuggine, se è bastata a bloccare la Polonia, non sarà sufficiente per imporsi nella partita di oggi. Tuttavia in casa Grecia c’è molto ottimismo per questa partita, reduci da un pareggio contro la Polonia nella partita inaugurale ed una mancata sgambettata di Karagounis che avrebbe potuto siglare il 2-1. Per chi ama le statistiche: la nazionale greca non ha mai perso contro la selezione ceca, anche se la storia tra le due selezioni conta solo tre incontri, con due amichevoli terminate 0-0 e la semifinale degli europei del 2004, quando vinse la Grecia con un silver gol di Dellas al 105’ minuto.
Al Municipal Stadium Wroclaw predominante la tifoseria ceca che accoglie la propria squadra con fervore: i cechi devono dimostrare molto in questa seconda giornata di girone. Bilek ha definito “disastrosa la partita di esordio contro la Russia (sconfitta per 1-4 ndr) e oggi vuole dimostrare che i suoi uomini possono rendere molto di più in campo”. Al fischio del francese Stephane Lannoy la Repubblica Ceca si mostra offensiva sin dai primi minuti di gioco. Jiracek trova l’inserimento verticale su assist di Hubscmann ed insacca al 3’ del I tempo. Continua l’offensiva ed un pasticcio della difesa greca ripaga i Cechi: Pilar finalizza un’azione che sorprende la retroguardia della Grecia, presa in velocità dopo una ripartenza di Gebre Selassie che si inserisce sulla destra e piazza un passaggio sfiorando appena il guantone del portiere greco. Plasic ci arriva e con lui la gioia del secondo gol: due nel giro di soli 5 minuti. La Grecia accusa una condizione fisica precaria, in gran forma invece gli uomini di Bilek insidiosi ed impeccabili sugli inserimenti, ripartendo con tempismo dalla trequarti, proponendo un gioco veloce e tecnico da spiazzare la Grecia e costringerla a retrocedere più volte. La partita prosegue su ritmi sostenuti: Cechi che attaccano e Greci nel tentativo di non soccombere. Vane tuttavia le risposte in attacco degli ellenici su pressing dei Cechi, e trovano fatica nel rientrare in difesa. Il tiro di Rosinsky al 27’ esalta la tifoseria ceca, ma ci arriva senza problemi Chalkias che accusa i suoi compagni: difesa che non stringe sulle marcature e lascia libertà di tiro ai Cechi. Al 40’ Fotakis penetra dietro la linea difensiva e su colpo di testa mette a segno: rete annullata per fuorigioco. Dubbio tra gli uomini di Santos ai quali viene negata la gioia e l’esultanza di un goal che avrebbe potuto sbloccare una Grecia ancora imprecisa sulle giocate lunghe che concede ai Cechi molti spiragli. Prima metà di gioco abbastanza corretta: tre le ammonizioni. Rosicky per la Repubblica Ceca commette fallo su Karagounis; imperdonabile secondo l’arbitro francese. Torossidis per la Grecia e Jiradek per la Repubblica Ceca.
Nella ripresa sostituzioni nello scacchiere delle due squadre: per la Grecia Gekas sostituisce Fotakis che gioca come punta centrale ; per la Repubblica Ceca Kolar rimpiazza Rosicky e sale la trequarti ceca. L’ errore grossolano di Ceck nei primi minuti della ripresa regala alla Grecia la prima rete, e a sigillarla è il neo-entrato Gekas. Il portiere non riesce nella presa, Gekas non esita a mettere la palla dietro la linea (53’). Grecia quindi che accorcia le distanze e riapre la partita. Nei minuti che seguono la Repubblica Ceca è in difficoltà ad impostare manovre di fraseggio e non riesce nei pressing permettendo alla Grecia, galvanizzata dall’arrivo della prima rete, di dettare i tempi e giocare sulle accelerazioni mettendo in difficoltà la linea difensiva ceca. Kolar e Pilar tentano dalla distanza ma non trovano lo specchio della porta; sporadici i tentativi dei Cechi di entrare oltre le linee elleniche. L’attacco della Grecia si dimostra invece sempre più irrompente all’avvicinarsi dello scadere, soprattutto quando si defila al centro area ritrovandosi a sorprendere più volte la retroguardia. Tuttavia l’assedio greco non trova il plateau della seconda rete e la partita termina al 3’ minuto di recupero del II tempo. Repubblica Ceca che ritorna in pista ed affianca la Russia. Per la Grecia si fa dura, ma l’aritmetica potrebbe ancora regalare delle speranze.
A cura di Danny Petricciuoli
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