Interviene negli studi di Radio Marte il preparatore atletico della nazionale giapponese Eugenio Albarella sul momento del calcio nipponico e non solo. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“In Italia c’è una concezione sbagliata sul calciatore giapponese, essendo piccoli di statura, pensano che non siano adatti al calcio, invece sono migliorati tecnicamente, tanto che molti nipponici, coreani e cinesi giocano in Germania e in Inghilterra ma non per business ma per bravura tecnica. Nonostante il terremoto in Giappone la vita lì va avanti senza fare drammi e per me questo è bellissimo. Quell’anno a Napoli fu un esperienza molto positiva, lavorarare nella mia città era un qualcosa di inimmaginabile e per pochissimi particolari non andammo in serie A. Il Napoli quest’anno sta pagando il doppio impegno, era inevitabile, l’energie di entusiasmo spese in Champions sta creando problemi in campionato. Gestire la rosa non è semplice se non si conoscono a fondo determinate situazioni, ma a carattere generale, gli azzurri hanno fatto trenta partite in meno di cento giorni con gli stessi calciatori ed è normale che ci sia un po’ di stanchezza. Mazzarri fa bene a monitorare la salute dei calciatori, ora ci sono strumenti d’avanguardia per capire come gestire le risorse tecniche dei giocatori”.
La Redazione
A.S.
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