«Vogliono uccidermi. I dirigenti della Federazione vogliono attentare alla mia vita». È la denuncia choc di Samuel Eto’o, il fuoriclasse dell’Anzhi e della nazionale del Camerun, che lancia una durissima accusa ai dirigenti della sua Federazione, la Fecafoot. Nel corso di una chat di oltre due ore con il magazine «I Wanda», il giocatore sostiene tra l’altro di avere subito «minacce di morte» e teme per la sua vita. «In nazionale vivo sotto scorta, un poliziotto dorme davanti alla mia porta. Non lo faccio per snobismo ma solo per la mia sicurezza», dice ancora Eto’o. «Non metto mai la maglia della nazionale che ci dà la Federazione, la chiedo direttamente allo sponsor. Non mangio con i miei compagni di squadra per evitare che mi mettano del veleno nel cibo».
Il giocatore, che ieri era in Sudafrica per assistera alla finale della Coppa d’Africa tra Burkina Faso e Nigeria, conduce ormai da oltre un anno una battaglia contro le istituzioni calcistiche del suo paese, accusate a più riprese di incompetenza e corruzione. L’ex stella di Inter e Barcellona – che nell’agosto del 2011 si è trasferito nella squadra del magnate russo Sulejman Kerimov per un ingaggio record di oltre 20 milioni di euro a stagione – è fra gli 11 giocatori che mercoledì scorso hanno disertato l’amichevole del Camerun contro la Tanzania, ufficialmente per un infortunio. Ma già in passato Eto’o si era rifiutato di rispondere alle convocazioni della nazionale e nel novembre del 2011 aveva guidato l’ammutinamento dei giocatori del Camerun in occasione di una partita in Algeria: una protesta contro il mancato pagamento di premi e stipendi che fu punita con una maxi-squalifica.
«Queste vecchie persone ci hanno truffato a sufficienza», rincara la dose Eto’o. «Invece di gestire il calcio nell’interesse generale, sono interessati solo a false missioni, viaggi di prima classe e conti bancari non tracciabili in Europa». La nazionale dei «leoni indomabili» vive un momento di profonda crisi. Dopo il flop ai Mondiali in Sudafrica, il Camerun ha fallito la qualificazione alla Coppa d’Africa e il prossimo marzo dovrà affrontare il Togo nei playoff per le qualificazioni ai prossimi Mondiali in Brasile.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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