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Estonia – Uruguay 2-0: Gargano non gioca

Nel clima nevoso estone si è appena giocata e conclusa l’amichevole internazionale tra Estonia ed Uruguay. Il centrocampista azzurro Walter Gargano non figura tra gli undici iniziali e, purtroppo, non trova spazio durante tutto il corso della partita.

Suonati gli inni nazionali, viene osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto che ha recentemente scosso la terra del Sol Levante. Fischia l’arbitro, comincia la gara. Buono il fraseggio uruguaiano che ubriaca il centrocampo estone che -insieme al resto della squadra- pecca in quanto a tecnica. La formazione di casa, dunque, per soffocare il gioco degli ospiti e l’inventiva di Forlan, tenta di pressare la mediana uruguaiana onde evitare l’innesto di pericolose manovre. La massima espressione offensiva estone consiste in contropiedi poco fortunati e mal costruiti.

Lo schema tutto difensivo dell’Estonia non dura moltissimo: Maxi Pereira, infatti, si lancia in una percussione veloce e letale che, per buona sorte della formazione estone, si conclude con un tiro alto, sopra la traversa. Pochi minuti dopo il numero 5 della squadra di casa tenta un retropassaggio al portiere che diventa un assist col bacio per il numero 20 uruguaiano che, però, sfortunatamente, a portiere battuto, non insacca.

“Gol sbagliato, gol subito” recita una massima molto in voga nel mondo del calcio, e così è. Vassiljev, al 63′, scaglia un tiro tutto sommato prendibile che, però, con uno strano rimbalzo, beffa l’estremo difensore ospite. E’ 1 a 0.

Il raddoppio estone è ancora frutto di una beffa, di un rimbalzo non previsto del pallone che, scivolando sulla neve, dall’esecuzione di un calcio d’angolo per gli estoni, carambola nella rete, alle spalle del portiere uruguaiano. Festeggia incredulo Zahovaiko, al minuto 66′.

La tensione in campo sale, e infatti, sullo sviluppo di un calcio d’angolo per la formazione uruguaiana, il 20 della squadra ospite tenta di staccare di testa commettendo fallo sul portiere. Si sfiora la rissa: gli animi vengono però istantaneamente placati dal direttore di gara.

Si segnala, infine, una splendida parata, al minuto 85′, del portiere dell’Uruguay che, stavolta, non beffato da nessun effetto imprevedibile della sfera, dimostra cosa avrebbe potuto fare nel corso della partita se la sorte fosse stata dalla sua.

 

 

Peccato, quindi, che non abbia trovato spazio l’azzurro Gargano. Consci della longevità della sua stamina possiamo dire che sarebbe stato sicuramente un elemento utile per la mediana uruguaiana. Avrà tutto il tempo per dimostrarlo, tuttavia. Insieme a lui speriamo di vedere, in campo, il Matador Cavani. In ogni caso, in vista degli impegni di campionato non possiamo nascondere che, sì, i nostri uruguaiani meritano la nazionale ma, in fondo, risparmiare un po’ di fatica è meglio.

 

 

La Redazione
M.S. 

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