Frosinone-Napoli non è esattamente una di quelle partite storiche. Le due squadre al Matusa si sono affrontate soltanto due volte. Il primo precedente risale alla stagione 2005/06 in Serie C, con gli azzurri che si imposero per 1-3. L’ultimo, invece, fu ben più importante per quel Napoli che puntava alla promozione in Serie A dal campionato cadetto. Dopo essere passata in svantaggio la squadra di Reja agguantò il pareggio con Sosa e centrò la vittoria in extremis. Molti dei tifosi ricorderanno quella gara per l’importanza che rivestì e per il gol vittoria da cineteca di Ivano Trotta, una delle reti più belle della storia azzurra. “Mancavano due minuti al triplice fischio finale – spiega Trotta in esclusiva ai microfoni di IamNaples.it – Il Genoa perdeva con la Juventus. Io, che subentrai sostituendo Calaiò, provai una conclusione difficile dopo la sponda del Pampa. Feci un gran gol, è vero, ma fatico a spiegare le emozioni di quel momento. Quel giorno raggiungemmo il secondo posto grazie a quella vittoria. Quella gara ci spianò la strada per la A”.
A distanza di quasi dieci anni, il Napoli ritorna al Matusa. Tu che hai vissuto questa gara da calciatore, quali possono essere le insidie per gli azzurri?
I tempi son cambiati. Son passati tanti anni e il Napoli è diventato una grande. Il Frosinone, invece, quest’anno è per la prima volta in A. Credo che la squadra di Sarri andrà al Matusa con la giusta cattiveria, come spesso ha fatto nelle precedenti trasferte. Il Napoli sta dimostrando una gran forza. Non era facile riprendere il cammino dopo la pausa natalizia ed invece è stata centrata la prima vittoria del 2016. Ora l’obiettivo è la continuità. Confido molto in questa formazione.
Ritornando alla tua esperienza personale con la maglia azzurra, ovviamente, i due anni al Napoli non si limitano a quel gran gol: sei stato uno dei protagonisti principali del doppio salto di categoria…
Se dovessi descrivere tutte le emozioni vissute non basterebbe questa intervista. Posso solo dire che Napoli è la mia seconda casa. Ricordo tutto con molto piacere, anche la contestazione dopo il ko con la Juve Stabia fu piacevole perchè mi fece capire l’importanza che rivestiva la squadra per la tifoseria e per la città in generale.
Mister Reja ti diede grande fiducia
Edy è un uomo di esperienza e di spessore. Quando ci parlavi capivi il valore della persona che è fuori discussione. Dal punto di vista sportivo il suo curriculum parla da solo. Non c’è una squadra in cui non abbia fatto bene il mister. Lo ringrazierò sempre per la considerazione che ha avuto nei miei confronti. E poi grazie a lui si creò un gran gruppo. Non a caso sento ancora Cannavaro, Gatti, Dalla Bona, Romito, Capparella e tanti altri.
Sei talmente rimasto legato al Napoli che hai trasferito questo tuo amore anche a tuo figlio che in una foto su Facebook veste la maglia azzurra di Allan
Sì, è pazzo di Allan, gli piace molto (ride, ndr). Mi ha chiesto la sua maglia e l’ho accontentato.
E tu sei d’accordo con tuo figlio?
Certo! Il Napoli ha fatto un grande acquisto quest’anno con il giocatore brasiliano. Sicuramente un valore in più al centrocampo di Maurizio Sarri.
E cosa manca a questo Napoli?
Credo necessiti di un vice Higuaìn e di un difensore perchè per ora giocano solo in tre. In attacco uno come Pinilla potrebbe andar bene, mentre a centrocampo, se non partirà Valdifiori, c’è da aggiungere un nuovo innesto che possa far rifiatare Hamsik ed Allan.
Con questi piccoli accorgimenti, dunque, il Napoli potrà lottare per lo scudetto a tuo avviso. Ma con chi dovrà vedersela?
Mi aspettavo un ritorno della Juve e così è stato. I bianconeri sono reduci da otto vittorie consecutive ed hanno trovato la giusta quadratura dopo un inizio con handicap. La Fiorentina mi sta sorprendendo, mentre la Roma ha un po’ deluso le aspettative. Credo che la lotta si ridurrà proprio a Juve e Napoli. L’Inter non mi preoccupa. E’ una squadra che ha avuto molta fortuna nel girone di andata e spesso si è aggrappata ai miracoli di Handanovic, ma non può sempre girare tutto bene.
Tu ovviamente tifi Napoli in questa lotta…
Certo. I tifosi meritano questo trionfo che manca da troppo tempo. Sono romano, ma so cosa significa indossare la maglia azzurra del Napoli.
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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