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ESCLUSIVA – Un tifoso racconta: ”Ma quali scontri coi marsigliesi, ecco cosa ha fatto la polizia …”

"Ci siamo trovati imbottigliati dai marsigliesi che da lontano ci colpivano con oggetti vari e dai celerini che caricavano noi anziché loro! Assurdo, davvero incomprensibile."

Tante, troppe le voci che si rincorrevano prima e dopo la gara di Champions contro il Marsiglia: scontri premeditati, cariche inesistenti ed assalto agli autogrill.
La redazione di IamNaples.it ha voluto vederci chiaro e raccogliendo informazioni è riuscita ad intervistare un tifoso in trasferta che però preferisce restare nell’anonimato: lo chiameremo “Mister X”.
Ecco tutta la verità, il racconto di chi ha vissuto sulla propria pelle una trasferta ai limiti del paradossale: dove in una città deserta c’erano avamposti in palazzine abbandonate; dove il vero nemico non era la tifoseria avversaria, ma la polizia locale!

Ciao Mister X, rispetto la tua volontà di restare nell’anonimato e avverto nella tua voce ancora una forte tensione. In quanti eravate a viaggiare?
Siamo partiti con cinque pullman da cinquanta posti e nei pressi di Nizza abbiamo incontrato altri pullman che accompagnavano i tifosi della curva B; con noi si sono aggiunti anche alcune macchine e transit.

Insomma era tutto tranquillo una volta giunti in città …
No! Appena scesi, abbiamo visto un pullman con un vetro completamente divelto: all’interno v’erano i ragazzi dei gruppi Area Nord e Masseria (Curva B ndr) completamente frastornati per il lancio di sassi. È subentrata la paura; una cosa simile non te l’aspetteresti in Europa:  i pullman hanno sostato nei parcheggi adibiti e il clima sembrava essersi rasserenato.

E invece?
Invece è successo l’opposto. Ci siamo uniti in gruppo ma avvertivamo un clima pesante: per strada non c’era nessuno. Ad un tratto sentiamo dei fischi: provenivano dai palazzi e dietro alcuni colonnati;  avete presente quando vi vogliono avvicinare senza dare dell’occhio? La stessa situazione, tre o quattro di noi sono andati a controllare e hanno intravisto 250 marsigliesi pronti ad assalirci.

Eccoci arrivati agli scontri, ci puoi descrivere cos è accaduto di preciso? È stato raccontato di scontri tra tifoserie.
Ahahah (ride ndr), scusa se rido ma se ne dicono tante su noi tifosi. Ti dico cosa è accaduto invece: passata la zona franca, ci siamo uniti con altri napoletani in un unico corteo e proseguivamo in direzione del Velodrome. Ad un tratto cominciano ad arrivare bottiglie e pietre contro di noi. Attirata l’attenzione dei poliziotti con strilli e gesti, questi hanno cominciato a caricarci! Ci siamo trovati imbottigliati dai marsigliesi che da lontano ci colpivano con oggetti vari e dai celerini che caricavano noi anziché loro! Assurdo, davvero incomprensibile.

Quindi lo scontro fisico non c’è stato.
Ma quale scontro fisico, l’unico scontro fisico che abbiamo subito è stato quello dei poliziotti: nel mentre subivamo la carica, alcuni celerini ci spingevano verso il gate d’entrata: urlavano, ci chiedevano i biglietti Abbiamo rischiato di finire schiacciate nella folla ma il meglio deve ancora venire …

Perchè, cos’altro è successo?
Sono arrivate delle camionette blindate che hanno iniziato a lanciare spray al peperoncino! Di solito gettano acqua per disperdere la folla invece loro hanno cominciato a gettare questo spray urticante sia in faccia che addosso: ad un ragazzo gli si sono rovesciati gli occhi dietro, un altro è rimasto schiacciato dalla carica: la tibia ha lacerato la carne e l’osso gli è uscito fin sopra il ginocchio; ad un altro ragazzo, alla sua prima trasferta europea, la polizia gli ha spaccato gli occhiali con una manganellata. Non ho mai visto tanto accanimento nei nostri confronti.

Non hanno accelerato l’ingresso nell’impianto?
Macchè, a quel punto dovevamo solo sopravvivere ed abbiamo provato a reagire: la nostra carica d’alleggerimento paradossalmente ha disteso gli animi e una volta rientrato il tutto nella normalità abbiamo ripreso a disporci in fila. Ogni 3-4 minuti entrava un tifoso e ad ognuno di noi è stata riservata una manganellata da agenti che non erano quelli che di norma sorvegliano gli impianti sportivi; guarda qui che livido ho ancora sul gluteo!

Una volta all’interno dello stadio è però rientrato tutto alla normalità
Il tutto è durato dalle 18 alle 20. Il nostro settore non era protetto da reti e all’improvviso un grido: un ragazzo era stato colpito da un sasso, ma non un semplice sasso: era proprio materiale di risulta, qualcuno doveva averlo raccolto fuori quello scempio di stadio, poi parlano del San Paolo … il ragazzo è stato portato all’ospedale ove gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale. A quel punto non ne potevamo più, abbiamo reagito rispedendo al mittente tutto quello che arrivava: durante l’intervallo loro volevano addirittura invadere il settore ma la polizia è intervenuta formando una barriera rivolta verso di noi.

Ma perchè tutto quest’odio? Cosa c’è alla base di tutto?
Probabilmente il gemellaggio tra loro e la Sampdoria, “i nemici dei nostri amici sono nostri nemici” così recitava uno striscione esposto durante il match; per fortuna il tutto è finito qui.
Alla fine del match siamo stati accompagnati ai pullman e le camionette ci hanno scortato fino a Nizza; erano circa una ventina.
Vorrei però precisare una cosa, in primis che lo scontro fisico coi francesi non c’è mai stato ma solo attacchi balordi dalla distanza e poi, che mai avevamo subito un trattamento simile dalla polizia: di solito quando ci sono scontri tra tifoserie, i celerini caricano i tifosi di casa e non le minoranze ospiti! A questo aggiungo che non abbiamo ricevuto alcun tipo di assistenza: in Grecia (Panionios 2007-08), vivemmo attimi difficili ma almeno la polizia ci diede acqua e panini al prosciutto, in Francia nulla … solo lividi.

A cura di Francesco Gambardella

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